Lufthansa, così il magnate Thiele mette a rischio il salvataggio
Si chiama Hermann Thiele, ed è il magnate tedesco che con il suo 15% (e oltre) del capitale di Lufthansa, sta mettendo a rischio il piano di salvataggio da 9 miliardi di euro già deciso dal governo di Angela Merkel a favore del vettore.
A mettere la parola fine sulla vicenda, sottolineano i media tedeschi, sarà però l’assemblea straordinaria degli azionisti di giovedì 25 marzo, che dovrà approvare, o meno, la proposta dell’esecutivo tedesco che non piace a Thiele, il quale durante la pandemia ha acquistato a prezzi di saldo un cospicuo pacchetto di azioni che lo ha portato al primo posto tra gli azionisti del vettore.
Dal canto suo, il numero uno di Lufthansa Carsten Spohr ha dichiarato che nelle scorse settimane la compagnia ha cercato di evitare il fallimento e l’insolvenza ingaggiando una ‘battaglia’ con il miliardario, il quale però ha continuato a dirsi contrario ad una partecipazione dello Stato nell’azionariato. Con una nota ufficiale, la compagnia ha avvertito settimana scorsa che la mancata approvazione degli azionisti per il salvataggio potrebbe costringerla a chiedere la protezione dai creditori ai sensi della legge tedesca sull’insolvenza. Con meno del 50% degli azionisti iscritti per partecipare all’assemblea, infatti, giovedì Thiele potrebbe costituire una minoranza di blocco e stoppare il via libera al piano con il rischio di mandare in bancarotta la compagnia.
Ottimista sulla conclusione della vicenda si è detto invece il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz, convinto di riuscire a raggiungere un’intesa con Thiele. «Abbiamo avuto un’ottima discussione e abbiamo sviluppato un’ottima proposta insieme al management di Lufthansa e al consiglio e siamo anche d’accordo con l’Unione Europea», ha detto l’uomo politico al termine di un incontro avuto con lo stesso magnate.