Iata e Aci: “I governi paghino le misure di sicurezza in volo”
Aci e Iata sollecitano i governi riguardo il sostenimento dei costi relativi alle misure di sanità pubblica volte a mitigare la diffusione delle malattie trasmissibili. L’effetto della pandemia di Covid-19 sull’industria e sull’economia in generale ha bloccato l’aviazione a livello globale, causando perdite notevoli.
Alexandre de Juniac, ceo e direttore generale Iata, ha dichiarato: «L’industria aeronautica vuole rilanciare l’economia mondiale. Abbiamo collaborato con successo con l’Icao e molti governi di tutto il mondo per mettere in atto protocolli standardizzati che salvaguardino la salute pubblica e diano ai viaggiatori la fiducia per tornare sui cieli. Ma l’industria è ancora sull’orlo di un precipizio finanziario. I costi aggiuntivi delle misure sanitarie imposte dai governi devono, come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, essere sostenuti dai governi. Ciò consentirà all’industria di concentrare le scarse risorse sulla riconnessione del mondo e favorire la ripresa economica».
Gli fa eco Luis Felipe de Oliveira, world director Aci: «Mentre le operazioni aeroportuali e aeree iniziano a riprendersi lentamente, la salute e la sicurezza dei passeggeri e del personale è fondamentale e molte nuove misure sanitarie vengono prese in considerazione dai governi per l’impianto negli aeroporti. Mentre l’industria esplora le complessità delle operazioni di riavvio, Aci ritiene che il costo di tutte le misure sanitarie richieste dovrebbe essere sostenuto dai governi. Il finanziamento pubblico delle misure sanitarie dovrebbe essere garantito, incluso ma non limitato alle infrastrutture o ai cambiamenti operativi necessari per la loro attuazione».