Lufthansa, nuova fase di tagli a flotta e personale

07 Luglio 15:39 2020 Stampa questo articolo

È iniziata la fase 2 del processo di ristrutturazione di Lufthansa. Dopo essere stata salvata dal fallimento grazie ai 9 miliardi di euro dell’intervento statale – adesso la Germania è diventato il maggiore azionista di Lufthansa, avendo fra le mani il 20,05% delle azioni della compagnia aerea – il comitato esecutivo della compagnia ha approvato un secondo round di misure di ristrutturazione in aggiunta a quelle già annunciate ad aprile, quando aveva deciso di ridurre la flotta di 100 aerei e di non riprendere più le attività della controllata Germanwings.

“Oggi il comitato esecutivo, alla luce del previsto duraturo impatto sul settore del Covid e degli accordi presi con i governi di Germania, Austria e Svizzera per ottenere consistenti prestiti finanziari, ha approvato un secondo programma di misure di ristrutturazione ribattezzato “Renew” che durerà fino al dicembre 2023 e sarà guidato da Detlef Kayser, membro del board e responsabile per le risorse e le operazioni del vettore.

Le nuove misure prevedono, fra le altre cose, la riduzione del numero dei componenti del board di Lufthansa e delle sue controllate. e un taglio del 20% delle posizioni di leadership in tutto il gruppo. Inoltre verranno eliminate 1.000 posizioni amministrative e verrà accelerato il processo per trasformare Lufthansa Airline in un’entità separata.

Verrà inoltre implementata la già prevista riduzione delle flotte e l’accorpamento delle operazioni di volo. Inoltre il piano finanziario fino al 2023 prevede che il Gruppo accetti la consegna di non più 80 nuovi aerei, una misura che permette di dimezzare l’investimento in nuovi aeromobili.

«A causa degli effetti di lungo termine della pandemia da coronavirus – si legge in una nota – si calcola che vi sia un surplus di personale pari a 22mila posizioni a tempo pieno nelle compagnie del Gruppo anche nel periodo successivo alla crisi. A differenza dei suoi competitor, Lufthansa continuerà a evitare licenziamenti laddove possibile. Questo richiede accordi sulle misure in risposta alla crisi con i sindacati che rappresentano i dipendenti di Lufthansa. Fino ad ora, i negoziati hanno portato a esiti positivi solo la rappresentanza dei piloti, Ufo».

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Giorgio Maggi
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