I dati di Ferragosto consolano l’Enit: “Italia quasi sold out”

I dati di Ferragosto consolano l’Enit: “Italia quasi sold out”
03 Agosto 11:13 2020 Stampa questo articolo

L’Italia soffre meno di altre destinazioni internazionali, grazie a un agosto – e a un ferragosto – che in molte località di mare e di montagna si registra quasi tutto esaurito: sono i primi riscontri di Enit riguardo ai trend per il mese di picco della stagione estiva, duramente segnata dall’emergenza Covid-19.

In particolare, rispetto alla Spagna e altri competitor mediterranei, per la settimana di ferragosto, la penisola fa segnare picchi di vendite del 79% in termini di disponibilità d’offerte online. E le migliori performance provengono dalle destinazioni balneari: non più disponibili il 98% nel Salento, il 94% nel Cilento, l’80% a Rimini, l’81% a Ravello, l’86% a Cavallino-Treporti.

Ma anche la montagna italiana vede le destinazioni delle Alpi non più disponibili all’84%, correndo la competizione con quelle francesi (87%). Confortanti i dati aeroportuali: alla data del 30 luglio, l’analisi delle prenotazioni aeree da agosto a ottobre in confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, pur indicando ancora un calo generalizzato delle prenotazioni, nei mesi estivi sta recuperando spazi di mercato. Nel complesso tra agosto e ottobre sono 191.533 mila le prenotazioni di passeggeri internazionali per l’Italia, 204.641 mila per la Spagna e 150.672 mila per la Francia.

In termini economici, tenendo costante il Pil totale dell’Italia 2019, il confronto indica che il contributo diretto del turismo all’economia italiana diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020. Si prevede, quindi, che il contributo totale del settore (che comprende gli effetti indiretti e indotti, nonché l’impatto diretto) diminuirà di 5,8 punti percentuali.

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