Report Wttc, guida al futuro dei viaggi nell’era Covid
Per la ripresa della travel industry bisogna adottare un approccio globale coordinato, migliorare l’esperienza di viaggio senza interruzioni, abbracciare l’integrazione di nuove tecnologie e promulgare protocolli globali per la salute e l’igiene. A dirlo è l’ultimo rapporto pubblicato dal World Travel & Tourism Council, redatto in collaborazione con la società di consulenza Oliver Wyman.
In particolare, sottolinea lo studio, saranno quattro le macro tendenze attorno alle quali costruire la ripresa: evoluzione della domanda; salute e igiene; innovazione e digitalizzazione e sostenibilità.
Per quanto riguarda i primi due aspetti, secondo il Wttc il 70% dei turisti nordamericani prenoterebbe durante la pandemia se le modifiche fossero gratuite. Inoltre, più di nove consumatori su 10 (92%) si fidano delle raccomandazioni personali in materia di salute e igiene, mentre il 69% dei viaggiatori cita la pulizia come una componente fondamentale della risposta alla crisi di un brand di viaggio. Senza contare, che i viaggiatori continueranno a prestare maggiore attenzione alla salute e all’igiene anche dopo che sarà stato scoperta un vaccino contro il Covid-19.
Sul fronte della digitalizzazione, il rapporto rivela che quasi la metà (45%) dei viaggiatori si dice pronto a passare dai passaporti cartacei a un’identità digitale. Percentuali ancora più alte sono quelle che riguardano la sostenibilità, con quasi tre quarti (73%) dei consumatori che si dichiara più propenso ad utilizzare i brand che stanno dedicando spazio e risorse a tutto quanto è green.
«Crediamo fermamente che, adottando un approccio coordinato, possiamo battere il Covid-19 e tornare a viaggi sicuri con standard di igiene di livello mondiale per i viaggiatori, recuperando allo stesso tempo i posti di lavoro e le condizioni di vita dei 330 milioni di persone che hanno lavorato nel settore prima della pandemia», ha detto Gloria Guevara, presidente e ceo di Wttc.