Federturismo scrive a Mattarella: «Misure inadeguate»

Federturismo scrive a Mattarella: «Misure inadeguate»
16 Dicembre 10:41 2020 Stampa questo articolo

Con una lettera aperta, pubblicata su La Repubblica, tutto il sistema di Federturismo Confindustria chiede al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aiuto per un comparto che, nei fatti, “è stato supportato con misure totalmente inadeguate e insufficienti e lasciato totalmente fuori dal Pnrr (Recovery Plan) italiano”, si legge nella missiva.

Con questo grido di allarme e disperazione le migliaia di imprese del sistema turismo Federturismo Confindustria, con le 25 associazioni di categoria, sperano di poter ricevere finalmente l’attenzione che merita un settore che produce il 13% del Pil nazionale e occupa quasi 4 milioni di persone.

“Si tratta della prima industria del Paese, di un attivatore straordinario di filiere di ogni tipo e natura. Se non va il turismo soffre tutta l’economia nazionale – prosegue la lettera – Germania e Francia, per fare due esempi, hanno stanziato rispettivamente 35 e 15 miliardi per il turismo nei loro Pnrr; l’Italia 3 miliardi insieme alla cultura. Una disparità incomprensibile che ci condanna all’irrilevanza nei prossimi anni e mette a rischio la vita di migliaia di imprese e posti di lavoro”.

L’appello è stato firmato da: Federturismo, Aicc, Aidit, Anav, Anef Assitai, Assobalneari, Assointrattenimento, Confindustria Alberghi, Assomarinas, Astoi, Atri Italia, Csain, Confindustria Nautica, Federcatering, Federcongressi&eventi, Federterme, Global Blue.

La lettera, nel frattempo, ha ricevuto una pronta risposta di Fabio Melli, presidente della commissione Bilancio della Camera. «Ho letto l’appello odierno di Federturismo Confindustria e ritengo che le loro ragioni siano non solo pienamente condivisibili, ma che rappresentino una lettura oggettiva di una necessità strutturale su cui la politica, ora e nel prossimo futuro, debba intervenire».

«Il turismo italiano è un asset di grande rilievo per la nostra economia. La prima cosa da fare è impedire che questa rete possa frantumarsi, va aiutata per stare in piedi e prepararsi al meglio quando le condizioni sanitarie consentiranno i movimenti turistici nazionali e dall’estero. Sono certo che già nella legge di Bilancio ci saranno interventi a favore del settore. Poi sarà necessario rafforzarle in maniera significativa con prossimi provvedimenti di gennaio e soprattutto con le azioni che verranno individuate nel Recovery Plan», ha concluso Melli.

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