L’aeroporto di Bergamo rilancia gli investimenti: un hotel entro il 2022
Un bilancio 2020 amaro e in assoluta controtendenza rispetto agli ultimi anni quello stilato da Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Milano-Bergamo, ma che ricalca le sorti di tutto il settore del trasporto aereo a livello globale. Ma i vertici dello scalo di Orio al Serio vedono i primi segnali di ottimismo e rilanciano il piano degli investimenti che vede la novità assoluta della costruzione di un hotel a 4 stelle entro il 2022.
Durante la consueta conferenza di fine anno di Sacbo, il presidente Giovanni Sanga e il direttore generale Emilio Bellingardi hanno analizzato l’anno che sta per concludersi, sottolineando il ruolo centrale dell’aeroporto nell’emergenza sanitaria, in particolare il supporto ai voli sanitari, governativi, umanitari durante il lockdown. Ma la società «è solida finanziariamente e questo ci ha permesso di affrontare il periodo di chiusura e il drastico calo del movimento passeggeri, salvaguardando i posti di lavoro attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali», ha confermato Sanga.
Per il presidente, inoltre, «le risorse patrimoniali consistenti, a cui si sono aggiunti i 14 milioni di utili interamente accantonati nel bilancio 2019, permettono, pure a fronte di perdite nell’ordine di 25 milioni previste per quest’anno, di proseguire le azioni di investimento infrastrutturale con una previsione di oltre 67 milioni nel 2021».
Di conseguenza dopo aver completato l’ala extra Schengen lo scorso luglio, sarà la volta di quella Schengen (ala ovest) con i lavori che si protrarranno per tutto il 2021. Confermato, poi, l’avvio della progettazione di un hotel a 4 stelle da 200 camere che sarà realizzato entro due anni in un’area di proprietà di Sacbo limitrofa all’aeroporto e che vede un investimento complessivo di 20 milioni di euro. L’hotel si aggiunge ai progetti della pista ciclabile e del collegamento via treno annunciato già a luglio scorso.
«È stato un anno molto altalenante – ha detto Sanga – a gennaio e febbraio avevamo registrato addirittura un incremento del 7% rispetto al 2019, poi da marzo a maggio i voli sono stati praticamente inibiti, a luglio e agosto abbiamo registrato un rimbalzo che ci ha fatto raggiungere il 50% dei risultati dello scorso anno nello stesso periodo. Poi, da settembre, le nuove restrizioni hanno frenato di nuovo tutto».
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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