La ricetta di Fiavet Lazio: patto pubblico-privato per la ripartenza
L’effetto Covid e le serrande abbassate delle agenzie: un triste scenario rappresentato dall’indagine di Fiavet Lazio-Ebtl che ha analizzato il tessuto agenziale nella regione dove ben il 72% delle agenzie di occupa di incoming e dove il 15% delle imprese sta seriamente pensando di chiudere i battenti.
Per Stefano Corbari, consigliere di Fiavet Lazio «c’è un impatto traumatico e drammatico della pandemia che non lascia spazio e tempo per una repentina ripresa. Purtroppo, tra tutti i soggetti della filiera – riflette Corbari – quello delle agenzie di viaggi è quello che dovrà subire tempi più lunghi nella ripartenza. Questo perché le prenotazioni arriveranno a incasso dopo mesi, rispetto a ristoranti, bar e alberghi che appena riapriranno, potranno incassare subito. Inoltre sul territorio, non solo nel Lazio, il protrarsi della crisi e l’incertezza sui tempi di ripresa, allontanano anche pianificazioni e piani di sviluppo. L’indagine Fiavet Lazio mostra però un aspetto interessante: un buon 55% delle imprese vuole comunque investire nelle proprie strutture. Ed è un segnale di resilienza che non va ignorato, ma semmai incoraggiato dagli stessi referenti istituzionali».
E dall’altra parte, ovvero tra i clienti d’agenzia, che potrà succedere? Sempre Corbari non ha dubbi nel prevedere che: «la riduzione del rischio durante il viaggio è ora, e lo sarà per molto tempo, la primissima scelta e discriminante per ogni viaggiatore, accompagnata da preferenze per l’Italia e destinazioni estere di prossimità, e questo vuol dire che nell’incoming, bisogna tradurre sul territorio azioni di tutela dell’ospite/cliente che coinvolgano sia i privati che i referenti pubblici».
A questo punto, conclude Corbari, le parti sociali diventano una risorsa rilevante e devono sollecitare la parte politica ad «emanare misure di sostegno che affianchino gli sforzi degli operatori privati nel riqualificare il territorio con adeguate misure di sicurezza e tutela della salute e della mobilità».
Sarà quindi indispensabile governare i cambiamenti in termini di accessibilità digitale e fisica all’offerta turistica, con una roadmap condivisa con la componente pubblica, per pianificare investimenti, con le priorità per le infrastrutture e per la formazione professionale. In tale ottica anche Ebtl, come sottolineato dal suo ‘presidente Tommaso Tanzilli, giocherà le sue carte.