Blue Panorama, Neos e Air Dolomiti al governo: “Più sostegno ai vettori tricolore”
Le compagnie aeree italiane tornano a chiedere interventi urgenti al governo. Air Dolomiti, Blue Panorama Airlines e Neos chiedono, infatti, che nel decreto Sostegni in approvazione in queste ore ci sia spazio per un intervento a favore del trasporto aereo pari ad almeno 150 milioni di euro. La nota congiunta delle tre compagnie precisa che già nell’aprile del 2020 “fu concordato con il governo lo stanziamento di un fondo di 130 milioni di euro – mai arrivato – specificamente dedicato a queste tre compagnie (in quanto i fondi per Alitalia erano già stati stanziati con il “Cura Italia” del Marzo 2020). Tale stanziamento fu inserito nel successivo decreto Legge Rilancio Art. 198”.
Il fondo, già approvato anche dall’Unione Europea – “con lettera della Commissaria Margrethe Vestager del 18 gennaio 2021, che seguiva alla specifica approvazione della Commissione Europea in data 22 dicembre 2020 della prima erogazione per 79 mln di euro” – viene ritenuto ormai insufficiente visto il prolungarsi della crisi.
“Oltre a ciò, a oggi non è stata erogata alcuna somma e peraltro a fine anno, 35 di questi 130 milioni sono stati stornati da questo fondo anche se con l’impegno che sarebbero poi stati recuperati con un rifinanziamento dell’art. 198 nei Ristori 5”, ribattono con forza i vettori tricolori.
Air Dolomiti, Blue Panorama Airlines e Neos nel prendere atto che il governo ha contribuito con “risorse ingenti per garantire il futuro ad Alitalia”, ora si auspicano che non si verifichi una disparità di trattamento tra gli stessi lavoratori e le stesse imprese del medesimo settore del trasporto aereo, in particolare verso le categorie di tale comparto che a oggi non hanno ricevuto ancora nulla in termini di sostegno economico.
Lo scorso 17 marzo, infatti, il presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart, quello di Blue Panorama Luca Patanè, e l’omonimo di Neos Lupo Rattazzi, hanno incontrato il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Teresa Bellanova, mettendo sul tavolo la richiesta di un supporto vigoroso e adeguato alla gravità della crisi.
I tre vettori rappresentano un fatturato comprensivo dell’indotto pari a 2 miliardi di euro, con circa 2.000 dipendenti diretti e 10mila di indotto e una flotta aggregata che si avvicina a quella attualmente attiva in Alitalia in amministrazione straordinaria.