Israele riparte dal turismo sportivo con la Samarathon 2021 di ciclismo
Lo scorso 17 marzo, 300 ciclisti hanno dato il via alla competizione Samarathon, una quattro giorni per ciclisti che si svolge nel Parco di Timna, nella regione del deserto dell’Arava in Israele.
Oltre 80 km nel deserto del Negev per un’esperienza che combina sport e paesaggi mozzafiato, offrendo un’alternativa agli israeliani che hanno conosciuto nell’ultimo anno in modo più approfondito il deserto.
«Stiamo promuovendo lo sviluppo del prodotto deserto anche per il turismo dall’estero – ha spiegato il direttore generale del Ministero del Turismo d’Israele, Amir Halevi – Samarathon è una sorta di pietra miliare: esattamente un anno fa è stato l’ultimo evento internazionale prima del primo lockdown e ora è il primo evento che realizziamo in Israele con il Green Badge. Auspichiamo sia di buon auspicio per il ritorno del turismo in Israele insieme a molti altri eventi, anche internazionali, e il prossimo anno lanceremo nuovamente l’evento con ciclisti provenienti dall’estero».
Per promuovere questo tipo di turismo, negli ultimi hanno il ministero ha realizzato alcune delle piste ciclabili più belle del mondo. Le principali riviste specializzate internazionali di ciclismo hanno inserito l’Arava meridionale nella top 10 delle destinazioni ciclistiche più consigliate al mondo. Quest’anno i ciclisti potevano scegliere anche di partecipare a Samarathon Lite, un percorso abbreviato di due giorni.
«Il deserto del Negev offre percorsi avventurosi e paesaggi mozzafiato, un mix di adrenalina e tranquillità. Samarathon segna la ripresa degli eventi in Israele e apre le porte ad una efficace programmazione turistica che speriamo si possa presto concretizzare nella ripresa del turismo anche grazie ai grandi spazi che favoriscono il distanziamento. Stiamo facendo passi da gigante in ambito organizzativo grazie a differenti piani strategici: il nostro è un Paese estremamente efficiente ed organizzato. Non vediamo l’ora di riaccogliere i turisti in completa sicurezza affinché tutti si possa fruire dello splendore di Israele», ha concluso Kalanit Goren Perry, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo in Italia.