Toscana, Property Managers: “Le città d’arte soffrono ancora”
Il turismo sulla costa toscana è in ripresa, ma le città d’arte sono ancora in enorme sofferenza: «La costa registra il tutto esaurito, mentre i centri città rispetto allo scorso anno hanno visto aumentare per i prossimi mesi estivi il numero delle prenotazioni del 5-6%, il che significa un 10-15% in meno rispetto al 2019. Cosa ben diversa è il valore della prenotazione, ovvero la spesa media per turista. Su questo la variazione è del -30% rispetto allo scorso anno», lo spiega la presidente Alessandra Signori, referente della Toscana per Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del settore del turismo residenziale.
«Soprattutto per Firenze va meglio dello scorso anno ma ancora mancano i turisti americani e in generale extraeuropei – commenta Signori – Speriamo in una ripresa delle prenotazioni a settembre e ottobre, ma molto dipenderà dalle politiche degli Stati e dalla circolazione delle varianti al Covid-19. I segnali sono buoni: la flessibilità delle politiche di cancellazione e la maggiore chiarezza da parte del governo ha portato a un aumento delle prenotazioni fino a novembre, ma ci sono anche prenotazioni per il 2022 quasi come ci si volesse assicurare una vacanza in Italia».
Secondo un’indagine Otex, osservatorio sul turismo residenziale extralberghiero in Italia promosso dall’associazione Property Managers Italia, il turismo extralberghiero ha registrato in molte città italiane un’inversione di tendenza nel mese di maggio dopo un aprile in profondo rosso, ma a Firenze il rimbalzo rispetto al 2020 non è sufficiente.
«La crescita dei flussi a maggio – dichiara Marco Nicosia, data analyst di Otex e fondatore di Full Price – è stata del +50% rispetto al mese precedente, purtroppo però aprile 2021 ha avuto livelli di performance ben più bassi del 2020, il 43% in meno. I turisti stranieri sono tornati, lo dimostra il fatto che le prenotazioni nelle strutture extralbeghiere registrate dall’Italia negli ultimi 60 giorni sono state solo il 67,2%, ma purtroppo questo ancora non è sufficiente per parlare di ripresa, almeno per il capoluogo toscano».