Bonus vacanze, il tempo stringe: 850mila voucher da usare entro dicembre
Ad oggi sono circa 850mila i bonus vacanze già emessi e non usati per un valore che si attesta sui 350 milioni di euro. Diversi media economici hanno evidenziato con un certo rilievo che, non essendoci all’orizzonte alcuna intenzione del governo a emanare una proroga, questi voucher, di fatto, potranno essere spesi solo entro il 31 dicembre 2021 per l’acquisto di pacchetti turistici presso agenzie viaggi e tour operator o per soggiorni in strutture ricettive.
Il bonus vacanze legato a pacchetti turistici è stato reso operativo con la conversione in legge del decreto Sostegni bis. Può essere impiegato presso agenzie viaggi e tour operator con una specifica combinazione di due tipi diversi di servizi turistici, dalle offerte per viaggio e soggiorno fino alle soluzioni fly&drive.
Secondo quanto risulta dal resoconto della apposita app IO, ad oggi sono stati generati 1,8 milioni di bonus vacanze, per un controvalore complessivo di quasi 830 milioni di euro, ma soltanto 1 milione – quindi, poco più della metà – è stato effettivamente utilizzato.
Il valore medio dei voucher è di 440 euro con tagli fissi che vanno dai 150 euro per i single ai 300 euro per famiglie di due persone. fino ai 500 euro per nuclei più numerosi. È bene ricordare che i beneficiari di questi voucher potranno usarli per vacanze in un’unica soluzione, per servizi resi da una sola struttura ricettiva (impresa turistica, agriturismo o b&b legalmente operanti, anche stagionali) o per un singolo pacchetto turistico offerto da un’unica agenzia viaggi o tour operator.
Il corrispettivo dev’essere certificato da fattura elettronica o documento commerciale intestati al codice fiscale del titolare del buono. Per il pagamento – che può essere fatto anche da un altro soggetto – è ammessa l’intermediazione di piattaforme o portali telematici.
Nel dettaglio l’80% del voucher viene direttamente riconosciuto come sconto in fattura, presso un fornitore in Italia che aderisce all’iniziativa, comunicando al momento del pagamento il codice univoco o il Qr Code. Il residuo 20% si porterà in detrazione nella dichiarazione dei redditi del 2021 da presentare l’anno prossimo. Non si potrà, dunque, riportare a credito per gli anni successivi o chiedere a rimborso l’eventuale detrazione incapiente, né chiedere un rimborso i bonus inutilizzati.