Turismo per vaccinati,
facciamocene una ragione
Le parole del premier Mario Draghi, nella conferenza stampa di giovedì, hanno confermato una notizia che era già nell’aria: l’Italia va nella direzione di introdurre l’obbligo vaccinale, oltre a validare la somministrazione della terza dose per contrastare la diffusione delle varianti.
Piaccia o non piaccia ai no vax, si va peraltro verso un’estensione dell’impiego del green pass, da questo mese obbligatorio anche sui mezzi di trasporto. Così come, a livello globale, il mondo sembra marciare pressoché compatto verso l’autorizzazione a viaggiare per i vaccinati, sollecitata anche da Iata e dalle associazioni italiane del turismo organizzato, solo parzialmente soddisfatte dall’impegno del ministro del Turismo Massimo Garavaglia per l’apertura di corridoi turistici verso mete esotiche.
Il via libera ai viaggi solo per vaccinati è un fenomeno solo recentemente sdoganato che trova conferma nelle scelte di vari Paesi, tra cui gli Emirati Arabi e Anguilla, e nelle regole imposte per le crociere nel mar dei Caraibi. Senza più remore, la linea è stata condivisa anche dal governo italiano che, nell’ultima ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rimosso l’obbligo di quarantena per i Paesi extra Schengen dell’Elenco D, imponendo però vaccino e tampone negativo.
E mentre Draghi e Speranza hanno chiarito che, in Italia, «l’orientamento è quello di estendere l’uso del certificato verde», la Commissione Affari sociali della Camera ha detto sì a un emendamento che prolunga a dodici mesi la validità del green pass. Un altro emendamento, anch’esso approvato, rende validi ai fini dell’ottenimento della certificazione anche i test salivari, oltre a quelli antigenici e a quelli naso-faringei. «È una novità importante – ha detto all’Ansa Angela Ianaro del Movimento 5 Stelle – perché offre uno strumento in più, utile soprattutto per i bambini».
Una barriera di protezione quella istituita con vaccini e pass che rende sempre più probabile il ritorno, a breve, ai movimenti turistici globali. Un boccone per alcuni amaro, ma che dovrà comunque essere digerito.