Green pass, Enac: “In aeroporto è sempre obbligatorio”
In una missiva indirizzata ai direttori aeroportuali, l’Enac dà indicazione agli scali italiani su come adeguarsi al nuovo obbligo di green pass, scattato il primo settembre e in vigore fino al 31 dicembre, termine di cessazione dello stato d’emergenza.
Quelle che, in buona sostanza, vengono comunicate agli aeroporti sono le “Linee Guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel trasporto pubblico“.
“I gestori – scrive l’Ente nazionale per l’aviazione civile – devono provvedere a dare adeguata informazione al passeggero in ordine alle innovazioni introdotte in materia sanitaria e agli impatti sulle misure, sulle azioni e le relative procedure, mediante la predisposizione di cartellonistica, segnaletiche, messaggi audiovisivi e l’utilizzo di facilitatori”.
L’Ente, si legge ancora, “potrà irrogare sanzioni laddove riscontrasse l’inottemperanza agli obblighi di informativa da rendersi al passeggero. Il gestore in ogni caso è tenuto ad assicurare la corretta adozione delle misure dettate dalle richiamate linee guida, nonché promuovere iniziative di sensibilizzazione sul tema del distanziamento, fortemente raccomandato”.
Il gestore, informa l’Enac, è tenuto a sottoporre tutti i passeggeri a misurazione della temperatura mediante l’utilizzo di termocamere o termometri a infrarossi, negando l’ingresso in presenza di una temperatura superiore a 37,5°. Inoltre, bisognerà assicurarsi – e qui sta la novità – che i passeggeri esibiscano agli addetti alla security il green pass attestante l’avvenuta vaccinazione anti-Sars-CoV-2, ovvero la certificazione comprovante l’avvenuta guarigione da Covid-19 o, infine, il test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus Sars-CoV-2”.
Una precisazione importante da parte dell’Enac riguarda il fatto che il green pass è sempre obbligatorio per accedere all’area sensibile dell’aeroporto e “anche nel caso in cui i passeggeri abbiano come destinazione uno degli Stati nei quali non risulta essere in vigore la certificazione verde Covid-19”.
L’Ente, inoltre, informa gli scali che sta chiedendo al ministero della Salute conferma della valenza delle certificazioni/green pass non riconoscibili dai sistemi applicativi di verifica.