Caro lungo raggio, manchi tantissimo: l’analisi Data Appeal
L’estate sta finendo ed è tempo di bilanci. Hotel, ristoranti, musei, borghi e stabilimenti balneari: i livelli di prenotazioni pre Covid sono ancora distanti ma la voglia di vacanza di italiani e stranieri si è fatta sentire, anche se a settembre i numeri tornano a scendere e il lungo raggio manca tantissimo.
A fare un un primo quadro della stagione estiva 2021 ci pensano i dati di The Data Appeal Company, fondata e guidata da Mirko Lalli, che scattano un’istantanea dell’estate con il supporto del partner Sojern e parlano di ripresa, anche se lenta.
L’ESTATE ITALIANA. Durante la summer l’Italia ha registrato, tra aprile e metà luglio, il +567.6% di prenotazioni di voli aerei verso il Paese e addirittura il +1091.7% di prenotazioni di hotel. Il turismo domestico è in forte aumento, spiega il report, ma da metà maggio fino a metà agosto la maggior parte delle prenotazioni ha continuato a essere da parte di turisti stranieri provenienti dell’Europa dell’ovest (Germania, Francia, Belgio, Danimarca, Austria, Spagna, Inghilterra), incentivati dalla prossimità e la possibilità di raggiungere la destinazione in auto.
Questi risultati seppur estremamente confortanti, rimangono distanti rispetto a quelli registrati prima della pandemia: facendo un confronto tra le prenotazioni verso l’Italia, ad agosto 2021 registriamo un -46% rispetto ad agosto 2019.
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INTANTO IN EUROPA… A livello europeo tutti i Paesi del sud Europa (Spagna, Francia, Italia, Grecia, Portogallo) hanno registrato un forte incremento delle prenotazioni aeree, in particolare a partire dal mese di giugno e per soggiorni tra luglio e agosto, riducendo drasticamente il gap rispetto al 2019. Solo la Spagna e la Grecia hanno quasi ritrovato i livelli di prenotazioni del 2019.
A settembre prenotazioni in forte calo, sotto i livelli pre Covid: Italia -57%, Spagna -32%, Grecia- 28%, Portogallo -62% e Francia- 64%.
IL SENTIMENT. Sentiment in aumento e viaggiatori rassicurati dalle misure adottate dagli operatori turistici per arginare la diffusione del Covid. I dati raccolti da The Data Appeal Company relativi a questa estate italiana registrano un livello di soddisfazione altissimo pari a 89/100, superiore a quello di Francia (84,9) e Spagna (87,7). Covid Safety Index a 73,5/100 (Grecia a 65,9, Spagna a 50,9, Francia a 62).
In Italia, la regione che si aggiudica il sentiment più alto questa estate è l’Alto Adige (91,3). Altissimo gradimento anche per Umbria, Trento, Basilicata, Piemonte e Valle d’Aosta.
«Nonostante i segnali di ripresa siano buoni, i volumi complessivi sono ancora meno della metà del 2019, perché manca ancora quasi completamente il lungo raggio – ha dichiarato Mirko Lalli, founder The Data Appeal Company – Rimangono ancora molte incertezze per l’autunno e l’inverno, dovute soprattutto al comprimersi delle finestre decisionali e la tendenza a prenotare sempre più sotto data. La reputazione e la percezione di sicurezza rimangono fondamentali nella scelta di una destinazione, se le istituzioni continueranno quindi a incentivare le misure di contenimento del Covid, in particolare la campagna vaccinale, e verrà implementato con successo l’utilizzo del green pass, il turismo italiano senz’altro ne beneficerà».