L’Italia è la meta top per gli spagnoli under 35
L’Italia è considerata la destinazione ideale dagli under 35 spagnoli: è quanto emerso nel corso della Ibtm World Virtual, una tre giorni innovativa presso la Fiera Gran Vía di Barcellona, che ha visto la partecipazione anche dell’Enit con uno stand di 552 metri quadri con la rappresentanza di oltre 52 imprese e il coinvolgimento di 9 regioni: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto, del Comune di Milano e di Roma Capitale.
Dai dati estrapolati dall’osservatorio sui mercati esteri, la Spagna primeggia con 5,8 milioni di presenze spagnole negli esercizi ricettivi italiani (+1,8% nel 2019 sul 2018). Le regioni maggiormente coinvolte dai flussi turistici sono: Lazio con 1,5 milioni di notti (+1,2% sul 2018), Veneto con 872 mila (+2,9%) e Toscana con 838 mila (-4,8%). Le tre regioni insieme rappresentano il 55,6% delle presenze totali.
Gli alberghi ospitano il 70,5% della clientela dalla Spagna: oltre 4 milioni di pernottamenti (+1,1% sul 2018) e cresce la frequentazione negli esercizi extra alberghieri che nell’anno pre Covid hanno registrato l’aumento più alto (+3,6%). La spesa turistica dei viaggiatori spagnoli in Italia, sempre nell’ultimo anno prima della pandemia, ammonta a circa 1,7 miliardi di euro, mentre la sistemazione preferita è quella alberghiera e in villaggio turistico: 647 milioni di euro (-3,9% sul 2018), ossia il 38,7% del totale. Segue l’ospitalità di parenti e amici con 338 milioni di euro e il 20,2% di incidenza (+26,3%) e gli agriturismo con i b&b per 274 milioni di euro (+10,2%) e una quota parte del 16,4% sul totale.
La spesa media per notte è di 74,4 euro per una durata del viaggio di 6,8 notti. La tipologia di vacanza prescelta è quella culturale, che rappresenta il 38,5% della spesa dei viaggiatori spagnoli in Italia con 644 milioni di euro (+3,0%). Aumenti considerevoli per la vacanza enogastronomica (20,8 milioni di euro, +41,8% sul 2018), green (16 milioni di euro, +133,1%) e sportiva (5 milioni di euro, +67,1%). E poi il dato più sorprendente sulle fasce d’età dei visitatori iberici che hanno perlopiù un’età compresa tra i 25 e 34 anni (circa il 35,0%). Ma anche il mercato Mice si rivela importante per la ripresa del turismo in Italia, che è stato duramente colpito da Covid.
In occasione dell’evento di Barcellona, l’Enit ha organizzato appuntamenti di networking e di confronto per promuovere l’Italia e incentivare l’incontro tra centinaia di aziende italiane con i buyer spagnoli e internazionali per una full immersion nel modo di vivere italiano: un workshop Mice con 52 aziende italiane e circa 230 buyer internazionali. L’evento ha un’agenda per ogni singolo operatore presente che potrà organizzare appuntamenti e punta a facilitare anche incontri individuali su misura tra fornitori e hosted buyer prequalificati.