L’Europa torna rossa e l’Ecdc alza la guardia sui viaggi
Non si placa l’allarme in Europa per il diffondersi della nuova variante di Covid-19, denominata Omicron. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha pubblicato la mappa aggiornata del contagio in Europa (in foto), che vede quasi l’intero continente in rosso, e una nota di valutazione dei rischi legati alla nuova variante. L’organismo ha sottolineato in questa occasione che «misure temporanee di limitazione ai viaggi dovrebbero essere attentamente considerate alla luce della situazione epidemiologica e dovrebbero essere riviste regolarmente man mano che emergono nuovi dati».
Già nei giorni scorsi, l’Ecdc aveva scritto che «le restrizioni a breve termine possono dare ai Paesi il tempo di prepararsi per la nuova variante e per fronteggiare l’attuale recrudescenza dell’epidemia».
Anche la Commissione europea, in una proposta del 1° dicembre, ha esortato gli Stati membri a effettuare una revisione quotidiana delle restrizioni di viaggio, e ad adottare un approccio comune e coordinato, oltre che tempestivo nella gestione della nuova variante.
La Commissione ha, inoltre, esortato gli Stati membri a implementare l’approccio che fissa a nove mesi la validità standard del green pass, per la libera circolazione.
Tra le altre raccomandazioni della Commissione, anche quella di accelerare sulle campagne per convincere a vaccinarsi le persone non ancora vaccinate, e di iniziare a somministrare più dosi di richiamo, a partire dai gruppi più vulnerabili.
Alcune criticità sono, però, state sollevate dalla European Tourism Manifesto Alliance, un gruppo di 70 organizzazioni europee pubbliche e private operanti nel settore turistico. L’associazione spinge sull’Ue affinchétutti gli Stati membri dell’Ue concordino una durata standard del green pass per evitare frammentazione e discrepanze.
Quanto ai viaggi da e per i Paesi extra-Ue, è accolta con favore la proposta per tutti gli Stati membri di riconoscere i vaccini approvati dall’Oms, ma vengono sollevati dubbi riguardo all’obbligo di presentare un test Pcr negativo per chi è vaccinato con un siero validato dall’Oms, ma non dall’Ema (ad esempio i vaccini prodotti dalle aziende cinesi Sinovac Biontech e Sinopharm, la cui efficacia varierebbe dal 50% al 79%, ndr), cosa che secondo gli esponenti dell’associazione potrebbe creare un problematico sistema a due livelli.
Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.
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