Nodo Imu e affitti, gli albergatori chiedono misure ad hoc

Nodo Imu e affitti, gli albergatori chiedono misure ad hoc
03 Dicembre 10:23 2021 Stampa questo articolo

Anche Confindustria Alberghi lancia un appello al governo per ribadire che l’emergenza non è finita per il comparto alberghiero e che sulle scadenze Imu (la prossima è prevista il 16 dicembre) e sul bonus affitti ci vogliono nuove misure ad hoc. A supporto di tale posizione, vengono evidenziati i dati dell’osservatorio che riflettono la drammatica situazione del settore che nel periodo gennaio-ottobre 2021 ha visto il tasso di occupazione di Roma al 30,1% contro il 72,5% del 2019 (-59%), Venezia a 31,9% contro il 74,1% del 2019 (-57%) e Firenze a 34,3% contro il 77,8% del 2019 (-56%).

«A pochi giorni dalla scadenza dell’Imu – osserva la presidente dell’associazione Maria Carmela Colaiacovo – sono rimaste nel silenzio le richieste degli operatori alberghieri che si trovano ad affrontare pagamenti per centinaia di migliaia di euro a fronte di una operatività ancora drammaticamente condizionata dalla pandemia, come testimoniato dai dati Istat e Banca d’Italia. I numeri sono a disposizione di tutti, il primo semestre del 2021 è stato praticamente a zero e non bastano certo i due mesi estivi per far tornare i conti in aziende, che per il secondo anno consecutivo fanno registrare perdite che in molti casi sono ben superiori al 60%. L’Imu, così come l’affitto, è un costo incomprimibile, che grava sui conti delle imprese mettendone a rischio la sopravvivenza».

Colaiacovo sottolinea che, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, è stata chiesta attenzione all’hôtellerie, ma lamenta: «Siamo stati abbandonati, le fotografie delle spiagge piene dell’estate scorsa hanno fatto pensare che tutti i problemi fossero stati risolti. Non è così. E come potrebbe esserlo visto che mancano all’appello i turisti internazionali che, va ricordato, nel nostro Paese valevano 220 milioni di presenze l’anno. Importantissime le parole del ministro Garavaglia a margine dell’assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, che ha riconosciuto e sottolineato le criticità che il settore deve ancora affrontare. Al governo, al premier Draghi chiediamo di dare seguito da subito a questo appello, intervenendo a sostegno delle aziende che hanno subito le perdite maggiori e che oggi non sono in condizione di sostenere il pagamento dell’Imu. Non possiamo essere lasciati soli».

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