Effetto Omicron sui voli:
ennesima frenata in Europa
La diffusione della variante Omicron e le conseguenti restrizioni messe in atto in Europa hanno provocato un nuovo e immediato stop al processo di ripresa del trasporto aereo continentale. Ad affermarlo è Eurocontrol che, dopo gli scenari ottimisti che si stavano facendo strada nelle ultime settimane, ha rilevato un “impatto immediato” sui voli nel vecchio continente.
Nel mese di dicembre, infatti, è previsto al momento circa il 74% delle rotte operate rispetto al pre-Covid, un crollo di otto punti percentuali rispetto alla previsioni di solo un mese fa. “Speriamo ancora di raggiungere l’82% del traffico rispetto al 2019 – ha sottolineato Eurocontrol nel suo report – Proseguendo con il nostro scenario di base”, soprattutto se la variante Omicron dovrebbe rivelarsi meno pericolosa della Delta.
“Al momento il traffico aereo tende di nuovo verso uno scenario più pessimista e questo dimostra quanto la situazione sia mutevole nel giro di poche settimane. Durante l’estate il tasso di recupero aveva superato le nostre aspettative“, ricorda l’ente.
Secondo le previsioni di Eurocontrol, infatti, gli scenari per dicembre 2021 consistevano in una situazione molto pessimista con un traffico al 68% rispetto a due anni fa, oppure estremamente positiva con un picco del 90% rispetto al 2019. I dati attuali, quindi, segnalano un pericoloso avvicinamento allo scenario peggiore che sta inevitabilmente rallentando l’agognata ripresa del settore.
Nel frattempo, però, oltreoceano gli Usa starebbe riconsiderando le restrizioni annunciate su i passeggeri provenienti da vari Paesi africani a causa della variante Omicron. Alla base di queste considerazioni ci sarebbero le prime indagini sulle variante che «è sicuramente più contagiosa della Delta, ma potrebbe essere meno pericolosa e causare una malattia meno severa rispetto alla precedente», avrebbe segnalato Anthony Fauci, consulente personale del presidente Joe Biden per la gestione della pandemia.