Torna la voglia di viaggiare: indagine Ipk-Itb
Che si tratti di revenge traveling o di naturale istinto umano a esplorare il mondo dopo due anni di restrizioni, la voglia di partire è tornata a crescere ovunque. Lo conferma un sondaggio sulle intenzioni di viaggio 2022 effettuato da Ipk International con Itb Berlin, fiera del turismo in programma nella capitale tedesca dal 9 al 13 marzo con L’Agenzia di Viaggi Magazine media supporter.
Dalla survey, che fotografa l’effetto Covid sui comportamenti di viaggio in 18 mercati, emerge che l’80% del campione sta pianificando partenze leisure internazionali nei prossimi 12 mesi, facendo registrare i livelli massimi di propensione al viaggio dall’inizio della pandemia.
La percentuale, però, varia a seconda del continente: sale al 90% in Europa, scende al 70% in America e sfiora a malapena il 60% in Asia (ma con una forte tendenza al rialzo negli ultimi mesi).
Quanto alle destinazioni, le mete preferite dagli americani sono i Paesi vicini come Canada e Messico, ma anche mete europee, in particolare Italia e Germania.
Maggiore la tendenza al turismo domestico in Asia, e in particolare in Giappone, Corea del Sud, Vietnam e Cina, dove le persone stanno principalmente pianificando di visitare destinazioni all’interno del proprio Paese.
Gli europei mettono invece la Spagna al primo posto, seguita da Italia e Germania, oltre che da Francia e Grecia.
Tra i fenomeni, interessante il calo della percentuale di persone che va all’estero per far visita a amici e parenti (ora circa il 30%), mentre le intenzioni per i viaggi d’affari oltreconfine restano stabili al 21% dall’inizio.
Il potenziale della domanda, con un buon 63% delle preferenze, risiede soprattutto nei viaggi al mare, seguiti dai city break. Aumenta, rispetto ai livelli pre pandemici, l’interesse per le vacanze nella natura. Negli ultimi mesi, rileva la survey, è aumentata anche la domanda di crociere in tutto il mondo.
Nonostante il desiderio di viaggiare, però, rimangono delle difficoltà. Soprattutto di tipo organizzativo, a causa principalmente delle restrizioni legate alla pandemia. Quasi il 90% di coloro che hanno effettuato di recente viaggi internazionali afferma che la pianificazione del viaggio è stata spesso complicata e l’80% segnala problematiche legate al Covid a destinazione. E il nodo non riguarda le misure in sé, quanto piuttosto la mancanza di informazioni chiare, combinate con una scarsa comunicazione da parte delle destinazioni.
Il prezzo, poi, si conferma meno importante della sicurezza.
A livello globale, il target di potenziali viaggiatori internazionali è in gran parte già vaccinato (90% circa), ma nonostante ciò la diffusione del virus nelle varie destinazioni desta ancora notevole preoccupazione.
Le prospettive per il prossimo anno sembrano dunque essere più rosee rispetto all’inizio della pandemia, quantomeno per quanto riguarda la domanda, complici l’alto tasso di vaccinazione tra i viaggiatori e la predisposizione ad accettare ragionevoli misure di contenimento del Covid.
In altre parole: la voglia di viaggiare c’è, gli unici dubbi riguardano la concreta possibilità di farlo.
Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.
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