Faro Group, spinta sull’Italia per le adv laziali
Parola d’ordine incoming, per restare a galla e prepararsi alla ripresa. Così si guarda al futuro più immediato nella seconda convention di Faro Group, la rete di agenzie di viaggi nata da Maavi qualche mese fa, con l’idea di fare un gruppo d’acquisto per agenzie indipendenti.
«Basta piangersi addosso, bisogna iniziare a costruire un futuro che è fatto di tempi intermedi, perché il 2022 sarà senza ombra di dubbio un tempo intermedio – ha detto Enrica Montanucci, presidente Maavi, all’evento di Roma – Avremo bisogno di soluzioni che ci puntellino da questo terremoto, fosse anche l’incoming, l’esperienzale in Italia. Andiamo a intercettare la domanda del momento facendo qualcosa che ci consenta di reggere botta. Poi iniziamo a ragionare su come essere unici quando ci sarà il ritorno di mercato, che sarà importante e compulsivo. La gente quando viene in agenzia ha proprio fame di viaggi, diamogli ora la soluzione che possiamo».
Un’idea che richiede lavoro e soprattutto molta promozione, visto che il pubblico italiano non è abituato ad andare in agenzia per comprare viaggi in Italia. «Siamo noi che dobbiamo far venire alla gente la voglia di viaggiare in italia – ha continuato la presidente – Sta a noi far sapere le iniziative delle Regioni per promuovere l’incoming, come ad esempio la Più Notti Più Sogni presentato dalla Regione Lazio ma anche le iniziative analoghe fatte da Piemonte, Sicilia e altre. La gente non sa che se prenota tramite agenzia risparmia e trova anche idee diverse, come la mongolfiera in Umbria o il pernotto in cantina».
Come Faro Team, «stiamo lavorando tanto, anche tra colleghi perché ci diamo spunti e idee per proposte originali – ha detto Enrica Montanucci – A gennaio lanceremo anche il nuovo sito dove verrà messa tutta la produzione groupage che facciamo. Il portale è nato B2B ma nel futuro vedo un’apertura B2C per promuovere tutta la nostra offerta. Anche come Faro Service le cose stanno andando molto bene. È stata vincente l’idea di stare vicino alle agenzie mettendogli a disposizione una platea di professionisti senza fee ma pay per use, a prezzo concordato di gruppo d’acquisto. Dal legale al social media manager al consulente fiscale».
E dall’anno prossimo inizieranno anche i programmi di formazione, dedicati non alle destinazioni ma agli argomenti del momento: digitalizzazione, google ads, programmi specifici del settore.
Intanto continua a crescere il numero delle agenzie aderenti al progetto in tutta Italia, attratte dagli inopinabili vantaggi del fare rete: dall’economia di scala dei costi alla impagabile sensazione di non dover affrontare e riprogrammare tutto da soli. Anche stavolta l’unione fa la forza.