La Spagna aggiorna le regole d’ingresso per i viaggiatori
La Spagna, alle prese con l’emergenza Omicron, tiene alta la guardia e stabilisce nuove misure di ingresso che entreranno in vigore il prossimo 1° febbraio per i viaggiatori internazionali. I requisiti, cambiano in base al Paese di provenienza.
I passeggeri provenienti da Paesi “a rischio” (di cui attualmente fa parte anche l’Italia), saranno tenuti a presentare un certificato di vaccinazione, oppure un test covid-19 negativo, oppure un certificato di guarigione dalla malattia. Tra i Paesi a rischio, oltre all’Italia, ci sono anche Germania, Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Slovacchia, Slovenia, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Svezia e Romania. L’elenco rimarrà valido dal 17 fino al 23 gennaio, e verrà poi riaggiornato.
Ci sono poi i Paesi considerati “ad alto rischio” (di cui fanno parte tutti i Paesi terzi – inclusi gli Usa – a eccezione di Arabia Saudita, Bahrein, Chile, Cina, Hong Kong e Macao, Colombia, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Uruguay, Taiwan), i cui viaggiatori dovranno presentare il certificato di vaccinazione, insieme a un test covid-19 negativo.
Altra novità è che saranno accettati come validi certificati di vaccinazione la cui ultima dose non superi i 270 giorni, in caso contrario quindi va certificato l’effettuazione della terza dose. Il booster, come testimonia anche la scelta di Tui Cruises, va nella direzione di diventare requisito indispensabile per viaggiare.
Secondo le norme vigenti in Spagna, tutte le persone che sono state guarite o completamente vaccinate contro il virus possono entrare nel Paese senza dover seguire regole aggiuntive, anche se il loro Paese di origine fa parte dell’elenco dei rischi.
Oltre ai requisiti qui elencati, tutti i viaggiatori sono comunque tenuti a compilare un modulo di controllo sanitario per essere rintracciabili.
Anche i viaggiatori non vaccinati o guariti dal virus possono entrare nel Paese, a patto che forniscano un test Pcr effettuato entro 72 ore prima dell’arrivo o un test antigenico rapido eseguito entro 48 ore prima dell’arrivo. I bambini sotto i 12 anni non sono tenuti a presentare nessuno dei certificati o un test negativo.
Roberta Moncada: Sinologa ed esperta di turismo cinese. Ha vissuto diversi anni in Cina, per poi tornare in Italia, dove attualmente lavora per diversi Tour Operator come accompagnatrice turistica ed organizzatrice di tour ed attività enogastronomiche per turisti cinesi.
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