L’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto) sta valutando la sospensione della Russia come suo stato membro, in seguito all’invasione delle truppe russe in territorio ucraino. L’input arriva direttamente dal segretario generale dell’Unwto, il georgiano Zurab Pololikashvili, che ha sottolineato come «l’aggressione militare della Russia e l’attacco alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina» vada in profondo contrasto con «i principi fondamentali dell’organizzazione. Per questo motivo faccio appello agli Stati membri di prendere in considerazione la sospensione della Federazione russa, come indicato dallo statuto dell’Unwto».
L’organizzazione mondiale del turismo è nata nel 1975 all’interno dell’Onu e ne fanno parte 160 Stati, l’obiettivo è quello di promuovere un “turismo sostenibile, responsabile e accessibile universalmente”.
Nel frattempo il traffico dei voli internazionali continua a essere compromesso a causa dei ban aerei incrociati tra Europa e Russia. Secondo una prima analisi della società specializzata Oag solo questa settimana sono 221 le rotte che mancano all’appello (pari a oltre 400mila posti in meno). Un ulteriore impatto, poi, è provocato dalla difficoltà per i vettori europei ad operare le rotte verso l’Asia a casusa del divieto di sorvolo dell’esteso territorio russo. La compagnia aerea Finnair, per esempio, ha già annunciato la cancellazione fino al prossimo 6 marzo dei voli per Seoul, Osaka, Tokyo, Shanghai e Guangzhou; mentre i collegamenti su Bangkok, Singapore, Phuket e Delhi saranno riprogrammate con una modifica delle traiettorie. Air France, invece ha sospeso temporaneamente le rotte per Giappone, Corea del Sud e Cina.