Destinazione Africa, il rilancio del turismo passa da Indaba

Destinazione Africa, il rilancio del turismo passa da Indaba
06 Maggio 14:41 2022 Stampa questo articolo

Accelerare la ripresa del settore e cambiare la narrazione turistica (e non solo) del continente africano: sono questi i temi centrali emersi dall’annuale edizione di Indaba Africa Travel 2022, svoltasi a Durban fino allo scorso 5 maggio e che ha visto la partecipazione di oltre 6oo buyer da tutto il mondo.

Il ministro del turismo sudafricano, Lindiwe Sisulu ha celebrato il ritorno in presenza dell’espsozione dopo tre anni di stop a causa della pandemia. «Indaba è un trampolino di lancio per il continente per raggiungere livelli di recupero ancora maggiori. Siamo qui perché abbiamo la responsabilità collettiva di riattivare la crescita e l’economia del turismo nel continente africano – ha detto il ministro chiedendo maggiore collaborazione tra i Paesi – Mentre facciamo affari, dobbiamo ricordare che il nostro continente è anche il nostro mercato. Tutti i Paesi in Africa hanno potenziale di crescita nel turismo domestico».

Secondo l’Organizzazione mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, inoltre, il continente ha dato il benvenuto a circa 18,5 milioni di viaggiatori stranieri nel 2021 –  dati in crescita rispetto ai 16,2 milioni nel 2020 –   e oltre 6 milioni hanno visitato il Nord Africa; mentre 12,3 milioni hanno viaggiato nella zona del sudafricana e nel sub-Africa sahariana. Inoltre, nel mese di gennaio 2022 il continente ha registrato una crescita del 51% negli arrivi turistici internazionali rispetto allo stesso mese del 2021.

Ma secondo Sisulu, l’Africa continua a lottare contro numerose barriere alla crescita del turismo, che includono la carenza delle infrastrutture stradali tra le principali città, connessioni aeree limitate e le rigide norme sull’immigrazione.

Il ceo di South African Tourism, Themba Khumalo, intervenendo poi all’evento Africa Stories, ha sottolineato l’importanza di trovare una nuova narrazione per il continente. «Esiste un modo molto semplice per cogliere nuove opportunità: raccontare le nostre storie uniche. Ogni singolo africano è un narratore. Dai poeti cantori “Griot” dell’Africa occidentale fino al dj sudafricano vincitore del Grammy Award, Black Coffee, il mondo intero è affascinato e vuole conoscere le nostre storie, le arti e le varie culture. Dobbiamo spostare la percezione da un continente che ha bisogno di essere salvato a un continente che è fiorente e pieno di vitalità. Non guardiamo più al mondo per farci ispirare, dobbiamo essere noi a ispirare il mondo».

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