Enav, primi test per controllo del traffico aereo da remoto
Si chiama “Piano Future Sky 2031” e il primo passo sarà compiuto dall’Enav a Brindisi con la prima torre di controllo da remoto, gestita cioè da controllori dislocati in altro luogo rispetto all’aeroporto.
Seguiranno altre installazioni per arrivare fra otto anni ad avere almeno 25 scali dei 45 presenti sul territorio nazionale, gestiti con controllori da remoto.
Questo futuro così prossimo è parte integrante del Piano Industriale Enav 2022-24 approvato nei giorni scorsi con l’evidenza di conti del primo trimestre dell’anno che segnano una forte ripresa del traffico traffico sia di rotta che “terminale”: rispettivamente +168% e +191% con ricavi per Enav a 147 milioni di euro.
Nello specifico il Piano “Future Sky” riorganizzerà lo spazio aereo nazionale, attualmente basato su quattro centri di controllo (Roma, Milano, Padova e Brindisi) accentrando su Roma e Milano il cosiddetto “traffico di rotta”, mentre Padova e Brindisi diventeranno due grandi hub dedicati alla gestione, con torri remote, degli scali con meno di 70mila movimenti aerei l’anno.