Dat torna a volare su Lampedusa e Pantelleria

Dat torna a volare su Lampedusa e Pantelleria
08 Giugno 14:51 2022 Stampa questo articolo

Via libera a Dat Volidisicilia. La compagnia ha finalmente ottenuto dagli enti preposti l’autorizzazione a effettuare anche quest’estate i voli per Lampedusa e Pantelleria da Catania, Palermo e Trapani. Dunque, fa sapere il vettore, a breve nei sistemi di prenotazione e sul sito di Dat saranno visibili e prenotabili i voli dal 1° luglio al 30 novembre. Le frequenze e gli orari saranno gli stessi delle estati passate, mentre le tariffe sono state adeguate all’attuale incremento del costo del carburante.

Tira un sospiro di sollievo il comandante Jesper Rungholm, ceo e presidente della compagnia: «Il via libera arriva a seguito di una trattativa molto tardiva e prolungata. Un percorso che ho affrontato per il bene degli abitanti e dell’economia locale delle due isole. Le condizioni della proroga di cinque mesi non sono ancora accettabili per Dat Volidisicilia, ma la controparte – sottolinea – non era disposta a soddisfare le nostre pur modeste richieste. Alla fine, mi sono reso conto che senza un accordo gli isolani sarebbero stati in ostaggio di questa situazione, e questo certamente non lo potevo accettare».

«Dall’inizio della concessione il 1° luglio 2018 – ricorda Rungholm – abbiamo operato a pieno regime per quattro anni sostenendo lealmente l’economia locale, servendo le due isole anche in emergenza sanitaria, pur non avendo ricevuto da governo e altri enti alcun supporto economico, come nel caso dei vettori nazionali. Nonostante ciò, grazie all’accordo pro tempore appena siglato, che durerà fino alla fine di novembre quando dovrebbe subentrare il vincitore del nuovo bando di continuità territoriale, Dat Volidisicilia continuerà a volare».

«Ho ritenuto, con l’appoggio del nostro eccellente team italiano, che gli isolani non dovessero vedere compromessa la stagione estiva e il diritto alla mobilità. Abbiamo quindi – prosegue –preferito cedere nella trattativa con gli enti pubblici, facendo un passo indietro e lasciando vincere la ragione e il buon senso».

«Le ipotesi che si stavano prospettando nel corso della trattativa – conclude Rungholm – erano molto critiche e l’ipotesi che i collegamenti aerei sulle isole minori venissero ridotti a un programma di emergenza con collegamenti sporadici era veramente alle porte. Abbiamo impedito che ciò accadesse. Ora, pur amando profondamente l’Italia e le regioni dove operiamo, i miei sentimenti verso gli enti nazionali e regionali responsabili della grave situazione venutasi a creare, che indiscutibilmente evidenzia una cattiva gestione, si sono molto raffreddati e siamo molto più vicini al clima gelido del Polo Nord che a quello caloroso di queste splendide isole».

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