Egitto chiama Italia.
Al via l’azione “Egypt Alive”
Missione Fiavet a Sharm el Sheikh per rilanciare il turismo italiano in Egitto e presentare al mercato il nuovo appeal della destinazione, che si appresta a ospitare la prossima Cop27 sull’ambiente a novembre. Un appuntamento importante, per il quale la città si sta preparando con nuovi cantieri, servizi ai turisti, innovazioni tecnologiche e investimenti in tema ambientale, tutti protagonisti di un rinnovamento che viene enfatizzato anche nella nuova campagna promozionale Egypt Alive, dedicata a tutto il Paese e in partenza il prossimo novembre.
«Questa missione è l’occasione per consolidare l’amicizia storica tra Italia ed Egitto e tra Fiavet ed Egitto – ha detto Ivana Jelinic, presidente Fiavet – In passato i nostri turisti hanno avuto numeri incredibili qui, e speriamo di poterli presto riavere ancora più grandi. Sharm è tornata in auge nel post pandemia ed è stata una piacevole riscoperta: agli italiani l’Egitto è mancato e i numeri sono stati importanti appena si è potuto tornare. Certo, il governo ha sempre portato avanti una politica interessante sui voli e, durante i due anni di stop forzato per il Covid, ha rinnovato e investito, facendosi trovare pronto e senza carenze di personale».
Intanto, in agenzia in Italia riconquistano il mercato sia l’Egitto classico che il Mar Rosso, che funziona molto bene anche abbinato alla cultura, vale a dire alle escursioni in giornata nei luoghi della storia, come Luxor, il Monastero di Santa Caterina, il Cairo. «Sul medio raggio l’Egitto se la batte solo con le Canarie – ha continuato la presidente – ed è uno dei prodotti più richiesti anche per la prossima stagione».
Trend positivo confermato anche da Amr El Kady, ceo dell’Egyptian Tourism Authority, che per l’inverno punta sui vacanzieri italiani, ma anche su chi, ancora in smart working, vorrebbe un posto caldo in cui svernare, risparmiando su riscaldamento e trasformando la scrivania in spiaggia. «È stata una buona stagione, in particolare agosto – ha detto El Kady – Gli italiani sono tornati, e anche i tedeschi, ma siamo ancora lontani dai numeri che perseguiamo. C’è stata un’inversione di tendenza per cui ora i turisti stanno scegliendo di nuovo Sharm, dopo l’esodo verso Hurghada e Marsa Alam registrato nell’ultimo decennio, ma si può fare di più».
Oltre al Mar Rosso, poi, grandi aspettative vengono riposte sul Mediterraneo, Marsa Matrouth, l’Oasi di Siwa e Alamein, il nuovissimo polo turistico d’avanguardia che viene lanciato insieme alla città di El Galala, nuova destinazione in costruzione nell’area del Golfo di Suez.
Queste verranno promosse, insieme alle mete più tradizionali nella campagna Egypt Alive in partenza a novembre, incentrata sul concept di Egitto contemporaneo, un altro vivere, moderno e che non dorme mai. «Iniziamo così una nuova strategia di comunicazione – ha detto Mohamed Abdelghany, ex direttore dell’ente del turismo egiziano in Italia, ora chairman office a Il Cairo – con una nuova immagine in cui si presenta una destinazione in movimento, con opportunità ed energia, più giovane e contemporanea. Abbiamo lavorato molto: sulla trasformazione digitale, sul lancio di servizi come la hotline dedicata ai turisti e disponibile in quattro lingue, sulla sicurezza igienica, garantita da standard di società internazionali di revisione, e ora oggetto di una Commissione permanente al ministero della Salute. Abbiamo migliorato i collegamenti tra il Mar Rosso e la Valle del Nilo con nuove strade ed entro il 2024 arriverà l’alta velocità con nuovi treni e vagoni letto tra Luxor e Aswan. E, non ultimo, nel 2020 abbiamo aperto due nuovi musei, a Sharm e Hurghada, per accrescere l’offerta culturale di queste destinazioni tipicamente di mare».
Contemporaneamente, il governo egiziano ha continuato a lavorare anche sui collegamenti aerei, prolungando di dodici mesi l’ultimo piano di incentivi dedicati, per permettere la pianificazione di charter ai tour operator e voli di linea alle compagnie aeree. Tra queste, Air Cairo, che continua il suo sviluppo sia in termini di network, che di aerei. «La flotta arriverà a 27 aerei entro il 2023, tra A320 e Atr, e la rete dei collegamenti crescerà ulteriormente per la prossima stagione estiva – ha detto Hussein Sherif, ceo Air Cairo – Aggiungeremo Bari e probabilmente Catania, oltre a Milano, Bologna, Napoli e Roma. Le opportunità sono molte e con il nostro modello di business ibrido possiamo sfruttare al meglio le potenzialità».
Intanto, l’Egitto si prepara al suo primo grande appuntamento post pandemia: la Cop 27 che verrà ospitata da Sharm el Sheikh dal 6 al 18 novembre. Un evento che porrà sotto i riflettori mondiali la destinazione, a oggi tutta in cantiere per garantire efficienza, innovazione e qualità ambientale.
«Con due aeroporti, un nuovo standard di servizio per i taxi, ora tutti dotati di telecamere interne e pos, un’offerta di bike sharing, internet veloce e nuove aree verdi e poli commerciali, siamo pronti ad accogliere delegazioni di tutto il mondo nella nostra regione – ha detto Khaled Fouda Saddiq Mohammed, governatore del Sud del Sinai – Attendiamo 30mila ospiti di delegazioni straniere con 120 persone tra presidenti e ministri. Per noi sarà una prova molto importante, in cui presenteremo la nostra capacità di crescere ed affrontare i cambiamenti climatici, tra trasporto elettrico, energie rinnovabili e riduzione delle emissioni».