Al Marconi di Bologna la certificazione sulla parità di genere

22 Settembre 11:06 2022 Stampa questo articolo

L’Aeroporto Marconi di Bologna ha ottenuto la certificazione di gender equality in base alla nuova normativa Uni/Pdr 125:2022.

L’importante riconoscimento, arrivato alla fine di un lungo processo di audit, con misurazione degli indicatori specifici e delle procedure interne e con interviste alle funzioni competenti e a un campione di collaboratori, è stato consegnato ufficialmente da Roberta Prati, industry & facilities director di Bureau Veritas Italia, all’amministratore delegato e direttore generale di Aeroporto di Bologna Nazareno Ventola.

«Si tratta – ha commentato Ventola – di un risultato molto significativo, che premia il lavoro fatto in questi anni da Aeroporto Marconi di Bologna in materia di attenzione alle persone e sostenibilità sociale. Nella nostra azienda è da tempo nel Dna, come un fatto naturale, riconoscere il merito e la competenza indipendentemente dal genere. Per noi la diversità e l’inclusione sono valori, che oltre a fare bene alle persone fanno bene anche all’azienda e la rendono più competitiva e capace di innovare».

La certificazione, che ha una validità di tre anni con un monitoraggio annuale, attesta che il sistema di gestione di Aeroporto di Bologna è conforme ai requisiti della norma per garantire un sistema realmente inclusivo e rispettoso delle diversità di genere nell’ambiente di lavoro, sulla base di dati e obiettivi misurabili.

In particolare, hanno pesato positivamente nell’ottenimento della certificazione l’equilibrio uomo-donna nelle posizioni di quadri e dirigenti ( il 44% del totale è rappresentato da donne), le iniziative di work life balance e il gender pay gap, che vede la differenza salariale fissata allo 0,6% a favore delle donne contro una media europea del 14% circa a favore degli uomini.

È risultata importante, inoltre, la creazione di un Comitato Pari Opportunità, con un’equa rappresentanza maschile e femminile che ha il compito, coinvolgendo anche le parti sociali, di monitorare e stimolare iniziative a tutela della parità di genere e l’aggiornamento del sistema di whistleblowing per la denuncia delle molestie.

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