Santanchè: «Cibo e turismo per il rilancio dell’economia»
Cibo e turismo, binomio da sempre vincente per l’economia del nostro Paese: è il pensiero del ministro Daniela Santanchè, espresso in occasione della presentazione della settima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, promossa dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
«Se il 17% dei turisti sceglie una meta in base alle possibili tappe enogastronomiche, l’Italia è sulla strada giusta perché l’eccellenza del nostro vino e del nostro cibo sono riconosciute nel mondo, e in questo siamo i numeri uno – commenta il ministro del Turismo – Dobbiamo anche fare un’opera di education tra gli operatori ed essere orgogliosi delle nostre eccellenze; questo perché sapersi vendere è un elemento fondamentale per la riuscita di una presenza sul mercato. Troppo spesso noi italiani non abbiamo questo orgoglio, ma ora dobbiamo crederci tutti e questa passione e questo credo possono contribuire a far crescere la nostra economia».
Santanchè ha proseguito assicurando che «questa è la vision voluta dal governo: perché non basta essere i migliori. Occorre una squadra per vincere e la presenza in questo evento dei ministri degli Esteri, dell’Agricoltura e del Turismo è un segnale forte che diamo al sistema Paese. Ed è anche necessaria una visione industriale del turismo. Ebbene se l’enogastronomia è la nostra eccellenza di maggior impatto per l’offerta turistica, insieme al patrimonio culturale, è bene sapere che il 92% delle tipicità del nostro cibo viene prodotta nei piccoli borghi e da qui esportata nel mondo», prosegue Santanchè.
«Un ultimo dato che ci deve far riflettere e che deve indurre molti operatori a investire nel turismo enogastronomico – conclude Santanchè – è che oggi i turisti stranieri che soggiornano e visitano il nostro Paese non ripartono con i soliti souvenir di varia oggettistica, ma acquistano i nostri vini, formaggi, salumi e oli. Ce lo dicono le ricerche di mercato e noi dobbiamo puntare su questo».