easyJet riduce le perdite e amplia il network in Italia
easyJet ha annunciato la terza perdita annuale consecutiva, nonostante il rosso si sia ridotto in maniera notevole rispetto agli anni precedenti, riportando però un “rimbalzo record” nell’ultimo trimestre. La compagnia aerea inglese ha chiuso l’esercizio 2021/2022 (terminato a fine settembre) con una perdita di 169 milioni di sterline contro un rosso di 858 milioni di un anno prima. L’Ebit è stato di 3 milioni da una perdita di 1,036 miliardi e include costi di interruzione incrementali di 78 milioni di sterline rispetto al 2019.
easyJet ha registrato infine un Ebitdar di 674 milioni di sterline nel quarto trimestre del 2022 con un load factor che tornano al 92% e capacità di posti a 26 milioni. I ricavi totali sono aumentati a 5,769 miliardi di sterline (ovvero 6,7 miliardi di euro e in aumento del 296%) da 1,458 miliardi in linea con l’aumento della capacità a 81,5 milioni di posti rispetto ai 28,2 milioni dell’anno precedente, grazie soprattutto all’allentamento delle restrizioni di viaggio legate alla pandemia.
Per il primo trimestre dell’esercizio 2022/2023 easyJet prevede ricavi per passeggero in crescita di oltre il 20%. Secondo l’amministratore delegato, Johan Lundgren, «abbiamo registrato una crescita record quest’estate, con una performance che sottolinea come le misure adottate stiano dando i loro frutti. L’estate ha visto easyJet raggiungere i suoi più alti guadagni di sempre in un singolo trimestre. easyJet holidays, inoltre, si conferma essere sulla strada giusta per raggiungere il suo obiettivo di 100 milioni di sterline. La compagnia aerea ha dimostrato di poter ottenere buoni risultati anche in contesti complessi. In uno scenario fortemente condizionato dall’aumento dei costi, i vettori tradizionali faranno fatica. I consumatori cercheranno di tutelare le loro vacanze prediligendo chi offrirà loro un servizio di valore a prezzi vantaggiosi. Uno degli obiettivi per il prossimo anno è quello di accrescere il nostro numero di clienti. Riteniamo inoltre che le condizioni siano ideali per incrementare i profitti e i margini, pur restando rigorosamente concentrati sui costi».
I RISULTATI E LE PROSPETTIVE IN ITALIA
L’esercizio 2021/22 si è chiuso molto bene anche in Italia, mercato «strategico per easyJet, dove ha dirottato più investimenti che in ogni altro Paese diventando la seconda compagnia con quasi 14 milioni di passeggeri», ha sottolineato invece all’Ansa il country manager per l’Italia Lorenzo Lagorio che ha ricordato anche i sei aerei in più rispetto al 2021, che hanno portato la flotta attiva nel Paese a 33 velivoli. «Tre di questi sono stati posizionati a Malpensa, uno a Venezia e due a Napoli e siamo i primi a Malpensa con 23 aerei e come compagnia di riferimento per i passeggeri del Nord Ovest della Lombardia».
Lagorio ha ricordato anche gli aeroporti di Venezia, della Sicilia e della Sardegna. «Molti sono sia di origine che di destinazione dei voli e siamo cresciuti in modo importantissimo a Palermo, così come a Olbia, dove siamo la prima compagnia. La nostra presenza in Italia è selettiva, ma negli aeroporti in cui operiamo puntiamo a offrire il prodotto più forte. Guardando all’anno prossimo l’ottica è completamente diversa rispetto agli ultimi 2 anni. Abbiamo annunciato o iniziato ad operare oltre 49 rotte, tra cui Lampedusa da Malpensa e Napoli, la Malpensa-Reykjavik (Islanda) e la Malpensa-Skiatos (Grecia) e nelle isole greche siamo la compagnia con più slot in assoluto».
Da dicembre, ha poi aggiunto il country manager, «parte la Malpensa-Madeira, destinazione non comune per i turisti italiani, poi ci sono nuove rotte da altre basi europee, come la Berlino-Linate tre volte al giorno».