Exploit per il Treno di Dante con 7mila passeggeri
Autentico exploit per il Treno di Dante, destinato a diventare un punto di forza dell’offerta incoming italiana con quasi 7mila passeggeri registrati e 260 operatori coinvolti nell’edizione 2022. Una formula che quest’anno ha fatto segnare un incremento del +37,5% rispetto al 2021, con oltre mille pacchetti/escursioni giornalieri venduti e 367 pacchetti con hotel. E per il 2023 si replica: prime corse per Pasqua e due “crociere” di tre giorni e due notti in alcune città d’arte dell’Emilia Romagna.
La conferma delle potenzialità del turismo lento: ospiti italiani e stranieri sono saliti a bordo del “Centoporte” messo a disposizione dalla Fondazione Fs Italiane, uno dei simboli della locomozione ferroviaria italiana ispirato alle diligenze dei primi del Novecento e caratterizzato da interni interamente in legno, per ripercorrere il viaggio dell’Alighieri lungo i 136 chilometri che separano Firenze da Ravenna.
Un successo di pubblico per il Treno di Dante che, soprattutto nella seconda parte della stagione (da agosto fino a novembre), ha visto segnare il tutto esaurito, con oltre 1.000 pacchetti/escursioni giornalieri venduti a completamento/integrazione del viaggio e 367 pacchetti turistici venduti con la formula di più giorni comprendenti anche l’hotel.
Per l’edizione 2023 le prime corse son già previste a Pasqua e si effettueranno nei mesi di aprile-maggio e poi settembre-ottobre, con due appuntamenti speciali: “crociere” di tre giorni/due notti in Emilia Romagna, per scoprire le bellezze artistiche e culturali e le tradizioni di importanti città d’arte, oltre ovviamente Ravenna.
«Si tratta di un ottimo bilancio – ha commentato l’assessore regionale a Turismo, Trasporti e Commercio, Andrea Corsini – che dimostra il valore di un’iniziativa inedita pensata soprattutto per rispondere alla richiesta sempre crescente di un turismo lento e d’esperienza. E che deriva da un buon lavoro di squadra tra enti locali, esercizi ricettivi e dell’accoglienza, la società il Treno di Dante, Apt Servizi Emilia Romagna e Toscana Promozione Turistica, che ringrazio. A conferma che le proposte di spessore turistico-culturale sono sempre più apprezzate da un ampio ventaglio di persone e che dobbiamo continuare a investire in questa direzione».
Soddisfatto anche Luigi Cantamessa, direttore generale di Fondazione Fs: «Per il secondo anno consecutivo il Treno di Dante ha fatto registrare un grande successo di pubblico contribuendo a valorizzare gli splendidi borghi dell’Appennino Tosco-Romagnolo. L’incremento dei passeggeri, quasi 7.000 in totale, è stato superiore al 37% rispetto al dato registrato l’anno precedente. La Fondazione Fs non farà mancare il proprio contributo per rendere l’edizione 2023 ancora più ricca e coinvolgente e per consolidare ulteriormente l’offerta dei treni storici. Desidero ringraziare i promotori di questo progetto, la Regione Emilia Romagna e la Società Il Treno di Dante s.r.l.: partnership di questo genere devono fare scuola in tutto il Paese».
«I risultati ottenuti dal Treno di Dante sono in continua crescita – ha poi aggiunto il presidente de Il Treno di Dante Srl, Massimo Bucci – e nel suo secondo anno di programmazione emerge un fattore di grande rilievo, ben oltre il solo conteggio degli ospiti che hanno viaggiato tra Firenze e Ravenna ed è il suo valore in termini di visibilità e interesse che genera per il territorio. Possiamo infatti affermare che il treno rappresenta il trait d’union tra ambiti che, oggi, possono vantare di essere collocati su un itinerario di grande interesse per i mercati, stranieri in particolare. E in questo contesto, l’espressione più significativa del successo del Treno di Dante si riscontra nei tanti operatori che, per primi, hanno ospitato in ristoranti, bar, strutture ricettive i nostri ospiti».
Significativo anche l’elevato numero degli operatori coinvolti dell’iniziativa, 260, fra i quali 13 musei, tre società di promo-commercializzazione dei territori (If – Imola Faenza Tourism Company, Ravenna Incoming, Mugel Travel), pro loco e comuni della tratta, 16 ristoranti, 25 hotel, 64 tra tour operator e agenti di viaggi di ben 13 regioni italiane.
Il Treno di Dante, progetto voluto dalla Regione Emilia Romagna con l’utilizzo dei treni storici della Fondazione Fs, è stato sviluppato grazie alla collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna e Toscana Promozione Turistica e alla rete agenziale.