Da Air India a Korean: i nuovi giganti asiatici dei cieli
L’Asia-Pacifico torna a correre anche nel settore del trasporto aereo: tra maggiori aperture e stop alle restrizioni Covid (la Cina su tutte, ndr) e un mercato giovane e ricco che sarà sempre più leader nei decenni a venire. Nel frattempo, però, anche il consolidamento dell’aviation sta facendo passi importanti proprio in questi mesi.
A guidare il processo sono la fusione Korean Air-Asiana e il merger Vistara-Air India che creeranno due giganti dei cieli che potranno competere ad armi pari con i big player globali.
Riguardo ai primi, solo pochi giorni fa è arrivato il via libera del ministero del Commercio della Repubblica Popolare Cinese alla fusione del vettore sudcoreano con Asiana Airlines. La Cina ha però richiesto che il nuovo agglomerato riduca la quota di mercato per non ostacolare la concorrenza. Korean Air si è già detta disponibile a cedere slot e rotte a qualsiasi compagnia aerea. Nello specifico, la fusione Korean-Asiana dovrà “liberare spazio” su nove rotte: cinque richieste dalla Korea Fair Trade Commission (da Seoul per le mete cinesi Zhangjiajie, Xi’an, Shenzhen, Busan-Qingdao e Beijing) e quattro dal ministero cinese (da Seoul a Beijing, Shanghai, Changsha e Tianjin).
Ad oggi Korean Air è ancora in attesa delle approvazioni alla fusione da parte di Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito e Giappone, mentre Cina, Corea, Turchia, Taiwan, Vietnam, Singapore, Malesia e Australia hanno già dato semaforo verde al merger. La fusione – che dovrebbe mantenere entrambi i brand attivi – non sarà completato prima del 2024 e darà vita al settimo Gruppo più grande al mondo nell’aviation.
Sul fronte indiano, invece, è attivissima Air India che sta avviando un intenso processo di operazioni in seguito all’acquisizione da parte di Tata Group (che ha rilevato il vettore dallo stato Indiano). Dopo l’accordo per entrare in possesso del 100% di AirAsia India; a fine 2022 proprio Tata Group ha firmato con Singapore Airlines il patto per far confluire Vistara in Air India. Nell’ambito dell’accordo Singapore Airlines (Sia) acquisirà una partecipazione del 25,1% di Air India. Oltre a conferire la propria quota di Vistara, inoltre, Sia investirà 250 milioni di dollari nella nuova compagnia aerea.
Anche questa fusione – tutta centrata sul mercato indiano per contrastare il vettore IndiGo – dovrebbe concludersi entro marzo 2024. In questo caso, inoltre, per Singapore Airlines si aprono le porte del mercato indiano che è tra quelli che crescono più rapidamente e contano con un enorme potenziale di traffico futuro. Dal 2024, o almeno ad acquisizione conclusa, il brand Vistara dovrebbe invece scomparire dal mercato, mentre si prevede un profondo restyling e rebranding per Air India.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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