La norvegese Flyr cessa le operazioni di volo
Fine della corsa per Flyr. La compagnia low cost norvegese, operativa anche su Roma e Milano, ha annunciato – con una comunicazione ufficiale sul proprio sito web – che oggi 1° febbraio presenterà istanza di fallimento al tribunale competente di Oslo.
“Flyr non ha avuto successo con il nuovo piano finanziario e il consiglio di amministrazione ha stabilito che non ci sono alternative per mandare avanti le operazioni. La società presenterà istanza di fallimento mercoledì mattina (il 1° febbraio, ndr). Flyr ha cessato le attività di vendita e tutti i voli sono stati cancellati e non saranno riprogrammati”, si legge nella nota ufficiale del vettore norvegese.
Flyr è nata nel 202o e ha fatto il suo ingresso nel mercato dell’aviazione a giugno 2021, ma già nel 2022 è entrata in crisi cercando dunque supporto finanziario però non pervenuto (secondo Preferente servivano per la sopravvivenza circa 450 milioni di corone, ovvero 40 milioni di euro). La flotta della low cost era composta da dodici Boeing 737, di cui metà di tipo 800 e altri sei Max.
Il fallimento di Flyr arriva dopo quello della britannica Flybe a poco meno di tre anni dal primo stop e quasi 12 mesi dopo la ripartenza dei voli.