Caso Flybe, perché Lufthansa e Air France vogliono comprarla
Due big dell’aviazione europea, Air France e Lufthansa, sarebbero interessate ad acquisire quel che resta di Flybe, vettore inglese che ha chiuso i battenti qualche giorno fa.
Un’interesse dettato da uno specifico obiettivo: impossessarsi degli slot di valore che la compagnia aerea possiede presso gli aeroporti di Londra Heathrow e Amsterdam Schiphol.
La notizia è stata diffusa dal giornale The Telegraph che riporta l’interesse di tedeschi e francesi specificando che non c’è nessuna volontà di far risorgere il vettore, che è passato per due fallimenti in tre anni.
Quello a cui mirano i due colossi dell’aviazione sono i diritti di volo (slot) presso due tra gli scali con le tariffe più alte in Europa.
Flybe, infatti, aveva ottenuto gli slot in eredità dalla precedente gestione grazie anche alla pandemia, che ha costretto le autorità a “congelare” le norme sugli slot per 2 anni.
Nel dettaglio, i gioielli di Flybe – che ha licenziato 277 dei suoi 321 dipendenti – sono sette paia di slot di decollo e atterraggio presso Heathrow e cinque paia su Amsterdam.
Per evitare che tali slot vadano messi in vendita sul mercato, quindi, bisogna rilevare l’intera azienda in via di liquidazione e non è possibile acquisire solo i diritti di volo.
Per questo Lufthansa e Air France stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di comprare la compagnia aerea.
Diventa molto importante, inoltre, per Air France rilevare le cinque paia di slot su Amsterdam visto che il governo olandese sta varando un piano per ridurre il numero di voli su Schiphol del 12%.
Il piano – criticato proprio dal ceo di Air France, Ben Smith perché impatta sugli investimenti fatti dal vettore insieme al partner Klm– prevede un massimo di 440mila movimenti aerei all’anno.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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