Indagine Doxa: come viaggiano e cosa vogliono gli italiani
Gli italiani vogliono viaggiare, nonostante lo scenario economico e l’inflazione, che spingono sì a rimodulare le abitudini di spesa anche in vacanza ma non a rinunciarci. A dirlo è un’indagine Doxa che ha voluto analizzare comportamenti e modalità di scelta e prenotazione dei connazionali. La ricerca è stata illustrata a Milano da Simone Pizzoglio, head of finance & utilities in occasione del press day di Bwh Group Italia, cui sono stati dedicati alcuni aspetti dell’analisi.
«Gli italiani vogliono continuare a viaggiare in tempi di inflazione, cercando e adottando soluzioni per non ridurre la durata o la frequenza dei propri viaggi leisure – ha spiegato Pizzoglio – Quando scelgono una sistemazione alberghiera cercano pulizia, primo e più citato elemento di importanza da 7 Italiani su 10, il miglior rapporto qualità prezzo e la posizione strategica. Si conferma il ruolo del bleisure, ossia sfruttare occasioni di viaggio di lavoro per “agganciare” dei momenti privati: il 55% dei business traveller dice di averlo fatto nelle ultime trasferte».
IL BUDGET. Dall’indagine emerge che il budget dedicato ai viaggi è invariato rispetto all’anno precedente per il 38% della general population e il 42% dei leisure traveller, mentre è aumentato rispettivamente per il 23% e 28% degli intervistati. L’aumento dell’inflazione e il relativo impatto sul carovita stanno influenzando le abitudini di viaggio e soggiorno, portando i viaggiatori a preferire spostamenti in bassa stagione o riducendo le notti di viaggio (38% general e 34% leisure). I dati dimostrano che le persone non rinunciano ai viaggi, ma cercano piuttosto modalità alternative per spostarsi e soggiornare.
Non cambiano le abitudini sulla mobilità. La maggior parte dei viaggiatori conferma di utilizzare ancora gli stessi mezzi di spostamento (47% general, 48% leisure e 39% business traveller) dimostrando una modesta sensibilità all’utilizzo di mezzi con minor impatto ambientale (rispettivamente 18%, 15% e 22%).
Il buon rapporto qualità/prezzo si conferma, per tutte e tre le categorie, il principale driver di scelta, confermato dal 62% della general population, dal 67% dei leisure e dal 53% dei business traveller, che concordano anche sull’importanza della pulizia nelle strutture e il rispetto delle norme sanitarie. Per i viaggiatori d’affari l’affidabilità del brand è citata dal 19%.
Se i turisti veri e propri danno maggiore importanza alla posizione strategica (46%) e si affidano maggiormente alle recensioni degli altri viaggiatori (38%), i business traveller, oltre alla posizione strategica (40%) sono attenti alla comodità del parcheggio (36%) e alla qualità della colazione (32%).
ESPERIENZE DIGITALI. Un altro aspetto analizzato è quello del digitale in albergo. Se per la general population (27%) e i business traveller (29%) la smart room è l’opzione più interessante, i vacanzieri prediligono più degli altri i servizi streaming da smartphone con l’utilizzo del proprio account. Gli strumenti on line, siti web o app, si confermano il metodo più utilizzato per le prenotazioni. Sommando siti web e app si raggiunge il 71% di utilizzatori a livello generale, il 74% per i leisure traveller e il 70% per i viaggiatori business.
Focalizzando l’attenzione sul brand Best Western, gli aspetti più graditi dagli intervistati nel loro ultimo soggiorno in un hotel del brand in Italia sono il buon rapporto qualità prezzo (49%), l’accoglienza e la cordialità dello staff (39%), la posizione strategica a pari merito con la qualità della colazione (30%), la pulizia e il rispetto delle norme sanitarie (27%).