Viaggi in Cina, ora si può.
Mistral: «Servizi operativi»
Nel cassetto di Michele Serra e dalla sua Quality Group c’era un sogno, che qualcuno (no, lui no) temeva irrealizzabile: la riapertura – concreta, reale – agli scambi turistici di gruppo tra Italia e Cina. Poi, una manciata di ore fa, l’eco da Oriente della “notizia delle notizie”: il via libera, senza quarantena né niente, ai flussi incoming verso il nostro Paese. E dunque, viceversa. Proprio a partire da oggi 15 marzo.
La pandemia con le sue code, a questo punto, può dirsi veramente superata. I cinesi – stimati in due milioni quest’anno – stanno per tornare, sulle ota asiatiche come Fliggy del colosso Alibaba è già boom di ricerche, come testimoniato anche nel corso dell’ultimo Itb Berlin.
Ai nastri di partenza, però, anche i viaggi degli italiani verso il gigante asiatico: la Muraglia Cinese, l’esercito di terracotta di Xi’an, per dirne due, sono nuovamente visitabili. Un patrimonio enorme che torna accessibile. E c’è fermento tra i tour operator specializzati sulla destinazione con Mistral Tour del consorzio Quality, appunto, in prima fila, che preannuncia la pubblicazione online – già dalla prossima settimana – della nuova programmazione per viaggi individuali e di gruppo verso il Paese.
Ma negli anni di chiusura Serra, il presidente di Quality, non ha mai abbandonato, né il suo sogno, né i suoi collaboratori locali vessati dalle restrizioni. Solo qualche mese fa, durante un incontro in fiera, ci raccontava di aver continuato a corrispondere loro un compenso, pur di dimostrare fiducia e vicinanza ai partner/amici di una vita.
Oggi, perciò, è per lui – forse più che per altri – un giorno speciale, che come consuetudine celebra con un post sulle sue pagine social. «La Cina riapre le sue porte», esulta, senza però nascondere quanto dura sarà questa ripartenza: «Di certo non mi illudo – ammette – sarà una ricostruzione minuziosa e lunghissima, come quanto si riedifica un palazzo storico distrutto dal fuoco. Ma non m’importa quanto tempo ci metterò: il valore storico, culturale, naturale, umano della Cina è immenso e il turismo internazionale (quello che si nutre di intelligenza e di passione) non può prescinderne».
Serra tocca anche un altro aspetto, più psicologico: «Sarà un’avventura complicata: dovremo andare contro tutti i pregiudizi che in questi 3 anni si sono ingigantiti da ambo le parti, ma queste sono le occasioni in cui ci esaltiamo, perché è qui che emerge la vera utilità del nostro lavoro: costruire ponti laddove tutti gettano bombe. È ora di ripartire – conclude entusiasta – ho un sacco di amici da riabbracciare dopo tre anni di separazione».
Dall’azienda, poi, arriva una nota ufficiale: “Mistral Tour Internazionale riprende l’operatività sulla destinazione. Una ripartenza facilitata dalla presenza del personale e delle guide in esclusiva parlanti italiano, formate nel corso degli ultimi 15 anni, pronte fin da subito ad accogliere i turisti”.
Ma cosa dovranno aspettarsi gli italiani che sceglieranno, ora, di partire per la Cina? Anche su questo tema interviene Serra: «Sarà sorprendere assistere ai cambiamenti messi in atto dal Paese in questi anni. La Cina si è evoluta, soprattutto tecnologicamente, e sono certo che questo aspetto avrà contribuito ad accrescerne il fascino inserendosi e convivendo perfettamente con la sua storia millenaria».
Infine una rassicurazione: «Tutti i servizi ricettivi e di trasporto sono pienamente operativi, dato che il turismo interno ha continuato a operare nel corso di questi ultimi due anni e noi abbiamo sostenuto i nostri uffici locali nella lunga attesa di questa riapertura dei confini al turismo».
È quindi, ufficialmente, il momento di dirlo: bentornata, Cina!