Nasce Enit Spa, capitale sociale di 10 milioni dal Mef
L’Enit cambia pelle. L’attuale Agenzia nazionale per il turismo diventerà una Spa, società per azioni interamente partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Lo prevede il decreto dal titolo Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche, che a breve sarà varato dal Consiglio dei ministri e che prevede, tra l’altro, una pioggia di nuove assunzioni in vari dicasteri, tra cui quello del Turismo. Una metamorfosi che si compirà alla data stessa di entrata in vigore del decreto, che determinerà con effetto immediato la soppressione della vecchia Agenzia.
Nel dettaglio, stando allo schema del provvedimento, il ministero guidato da Daniela Santanchè è autorizzato a costituire la società Enit Spa con un capitale sociale iniziale di 10 milioni di euro, le cui azioni sono attribuite al Mef e su cui vigilerà il ministero del Turismo stesso.
L’obiettivo di tale trasformazione – spiega il decreto all’articolo 22 – è “rendere più incisiva e razionale l’attività di supporto svolta da Enit per il turismo”, affinché “tenga conto delle specificità del settore e delle potenzialità dell’offerta turistica nazionale, così da potenziarne l’attrattività anche attraverso adeguate forme di destagionalizzazione, diversificazione dell’offerta, valorizzazione mirata di strutture e siti con spiccata vocazione verso tali forme di domanda turistica, nonché formazione specialistica degli addetti ai servizi e sviluppo di un ecosistema digitale per la più efficiente e razionale fruizione dei beni e servizi offerti in tali settori”.
La società sarà guidata da un consiglio di amministrazione composto da tre membri: due designati dal ministro del Turismo, di cui uno con funzioni di presidente e uno con funzioni di amministratore delegato, carica ora rivestita da Ivana Jelinic; il terzo – ovvero il presidente del collegio sindacale – sarà invece nominato dal Mef.
Enit Spa, secondo il decreto, potrà “stipulare convenzioni anche con le regioni, le province autonome che possono apportare loro risorse al capitale della società, tenuto conto del piano industriale della società e previa autorizzazione del ministero del Turismo, che comunque conserva il controllo e i poteri di direzione e coordinamento della società”.
“Dalla data di entrata in vigore del presente decreto – si legge nel testo – l’ente pubblico Enit – Agenzia nazionale del turismo è soppresso e le relative funzioni sono esercitate dalla società Enit Spa. Tutti i rapporti attivi e passivi esistenti alla predetta data, come risultanti dalle scritture contabili, nonché tutte le risorse finanziarie e strumentali sono trasferiti al ministero del Turismo”.
Il personale a tempo indeterminato, nonché quello a tempo determinato in servizio presso l’Agenzia, “viene contestualmente trasferito in Enit Spa in ragione delle medesime funzioni esercitate dall’ente, con mantenimento del trattamento economico complessivo in godimento”.
Il corposo provvedimento lungo 30 articoli, già ribattezzato decreto P.A., ma anche decreto Assunzioni, prevede poi l’inserimento in ruolo di oltre 3mila figure nei vari ministeri e organi di governo. Di questi, nella prima bozza sono previste 75 new entry nell’area funzionari e 60 nell’area assistenti del ministero del Turismo.
Un piano considerevole di ingressi che, però, dovrà essere ancora discusso e limato e – secondo fonti del governo – andrà incontro a un forte ridimensionamento. Le assunzioni previste in bozza, infatti, costituirebbero al momento solo la mera sommatoria delle proposte avanzate dai singoli ministeri. Su tali richieste, spiegano le stesse fonti, è in corso un approfondimento e una verifica di fattibilità di sistema e di copertura finanziaria.