Cina, compagnie aeree ancora “appesantite”. Ma la rimonta si avvicina
È un cielo ancora in rosso quello che stanno solcando le compagnie aeree cinesi, certamente tra le aerolinee più colpite dalla pandemia e quelle che, in questa fase di pieno rilancio, stanno faticando non poco. Tutto deriva dal pesantissimo fardello che il Covid ha caricato sulle loro ali.
Secondo quanto riportato da Affari & Finanza, infatti, le perdite totali di tutti i vettori del gigante asiatico sono state di 216 miliardi di yuan, vale a dire circa 29 miliardi di euro, e le prime tre grandi aerolinee, China Eastern, Air China e China Southern, solo lo scorso anno hanno accumulato perdite per circa 105 miliardi di yuan, ovvero 15,5 miliardi di euro.
E tra queste tre major, la sola Air China ha fatto segnare il peggior risultato finanziario di sempre con un rosso di 38,6 miliardi di yuan, circa 5 miliardi di euro, con un incremento di perdite del +132% rispetto al 2021. Segnali inequivocabili di una difficoltà nella ripresa che soltanto quest’anno – secondo gli analisti di trasporto aereo – potrà dare i primi cenni di controtendenza.
Da qui si spiega la fretta con la quale alcune compagnie aeree cinesi hanno ripristinato i collegamenti internazionali. Già con la fine delle restrizioni e il ritorno alla normalità nello svolgimento del Capodanno Cinese, l’evento clou per milioni di cinesi con veri e propri “esodi aerei”, quest’anno si sono registrati 55 milioni di viaggi aerei domestici che hanno fornito puro ossigeno a tutte le compagnie aeree cinesi.
Ma è chiaro che il vero slancio per una piena ripartenza del trasporto aereo cinese dovrà provenire dai collegamenti internazionali che al momento appaiono solo al 30% dei livelli pre Covid. Ma il centro studi Ubs-China avverte: solo nel 2025 il volume di passeggeri internazionali potrà tornare ai livelli pre-pandemici, consentendo alle principali aerolinee, tra cui le big three (Air China, China Eastern e China Southern) di tornare a pareggiare i loro bilanci.
Una prospettiva resa ancor più concreta da un vantaggio competitivo di non poco conto: i vettori cinesi non devono modificare rotte per evitare lo spazio aereo russo e questo vuol dire minori costi e migliori tempi operativi rispetto a tutte le aerolinee occidentali.