Da Intesa Sanpaolo 10 milioni per le imprese turistiche

08 Giugno 09:36 2023 Stampa questo articolo

Un anno di quelli da ricordare per il turismo. Il 2023 sembra essere destinato a lasciarsi indietro una volta e per tutte la crisi di questi ultimi anni e a segnare record che promettono addirittura di superare i primati  del 2019. Lo confermano le analisi presentate in queste ore nel corso dell’evento “Turismo al Sud: tendenze, impatti e dinamiche” organizzato presso il Gran Hotel Vesuvio a Napoli. Il Srm, il centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo,  stima per il nostro Paese un’accelerazione delle presenze turistiche che dovrebbe raggiungere i 436,8 milioni di notti, con una crescita della componente domestica e straniera rispettivamente del 6,5% e del 13,2% rispetto il 2022. Con questi numeri, si calcola la realizzazione di un Pil turistico di circa 100 miliardi di euro, di cui il 25% nell’Italia meridionale.

Ed è proprio il Mezzogiorno che presenta, in ambito turistico, ancora ampi margini di miglioramento. Per questa stagione la domanda turistica dovrebbe toccare gli 87,9 milioni di presenze di cui 54,9 milioni domestiche e 33 milioni quelle straniere. Numeri che, se rapportati all’impatto sul fatturato di ristoranti e alberghi, fanno registrare crescite importanti, anche in parte dovuti agli aumenti dei prezzi.

Dall’analisi su 98 regioni dell’area UE4 (Italia, Spagna, Francia e Germania) tre regioni del Sud (Sardegna, Campania e Puglia) risultano tra le prime 30 per livello di competitività turistica, ma ancora tanto lavoro c’è da fare soprattutto sul fronte delle infrastrutture di connessione e di accessibilità sul territorio, sulla destagionalizzazione, puntando anche sulle aree interne, e la promozione di nuovi tematismi oltre quello balneare, come quello enogastronomico, business o quello sostenibile.

Alla luce di queste prospettive, Impresa San Paolo ha presentato una iniziativa di sostegno al settore, in collaborazione con le associazioni di categoria. Con l’accordo “Progettare Turismo Sostenibile”, l’azienda ha messo a disposizione 10 miliardi di euro di nuovo credito per le imprese del settore turismo, di cui 3 miliardi destinati alle aziende del Mezzogiorno. Le risorse si aggiungono agli oltre 7 miliardi di liquidità già erogati alle aziende del comparto dalla pandemia ad oggi.

Il nuovo impulso rientra nel più ampio piano del Gruppo che prevede da qui al 2026 erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle Pmi, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del Pnrr. I fondi serviranno, dunque, ad aiutare lo sviluppo dell’industria turistica, puntando su innovazione, digitalizzazione e ammodernamento.

«Oggi è cruciale avviare una politica di investimenti che sia idonea a incrementare e mantenere nel tempo il nostro vantaggio competitivo – ha aggiunto Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – e valorizzare in termini di qualità della nostra accoglienza il nostro patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico».

Alla tavola rotonda hanno partecipato esponenti del mondo del turismo, come Guido Fiorentino, presidente e ceo Grand Hotel Excelsior Vittoria, Marcello Mangia, presidente e ceo Mangia’s Resorts and Clubs, Giuseppe Pagliara, amministratore delegato Nicolaus Tour, Dina Ravera, presidente Destination Italia, e Nico Torrisi, amministratore delegato Aeroporto Internazionale di Catania.

L'Autore

Serena Martucci
Serena Martucci

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