Italia-Egitto, l’incontro tra i ministri del Turismo accorcia le distanze
Duecento metri o giù di lì. È lo spazio che separa l’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto a Roma dalla sede del ministero italiano del Turismo, in via di Villa Ada 55. È stato, dunque, un incontro logisticamente agevole – seppur delicato a livello diplomatico – quello tra il ministro del Turismo e delle Antichità egiziano, Ahmed Eissa, in visita nel nostro Paese, e la responsabile del nostro Mitur, Daniela Santanchè. Dopo anni di relazioni complesse e altalenanti, i rappresentanti dei due governi si sono dunque seduti al medesimo tavolo rinnovando lo storico asse turistico Italia-Egitto.
Il colloquio è stato “proficuo”, riferisce lo staff di via di Villa Ada. “Al centro del dialogo – si legge in una nota ufficiale – la crescita dei rapporti tra le due Nazioni in campo turistico e le opportunità di collaborazione e investimento in una fase di forte ripresa dei flussi dall’Italia e grande interesse degli operatori italiani”.
Alla vigilia di tale incontro, il ministro Ahmed Eissa aveva presentato in Ambasciata il Piano egiziano per il turismo, che prevede tra l’altro nuovi incentivi ai vettori aerei, investimenti nel settore crocieristico e nella sostenibilità, oltre all’impegno in attività di comarketing con i t.o. attivi sulla destinazione. Obiettivo dell’Egitto riguardo al mercato italiano: raggiungere quest’anno i 700mila visitatori. E a livello globale, restare in cima alla lista delle destinazioni mondiali più richieste.