King Holidays cresce al nord con la divisione Gruppi e Incentive
King Holidays rafforza la sua posizione nel mercato del nord Italia con la divisione Gruppi e Incentive. Lo dimostrano i buoni risultati registrati dalla sede milanese del tour operator, dove si gestiscono direttamente le relazioni con le agenzie per i gruppi tailor made e tutta l’area incentive. Restano invece appannaggio del booking di Roma le prenotazioni individuali e i viaggi di gruppo con partenze garantite da catalogo.
«I dati sono positivi e descrivono una crescita superiore alle aspettative – spiega Alessandro Tai, responsabile ufficio gruppi e incentive Milano – Il nostro asset principale è la fiducia degli agenti di viaggio, che ci scelgono per il know-how trentennale, la competitività delle proposte e la qualità dei servizi. I gruppi sono un segmento molto delicato per il business delle agenzie, con un grande valore strategico: per questo privilegiamo un approccio mutuato dalla nostra esperienza nell’incentive. Lavoriamo su tutte le destinazioni, non solo su quelle della programmazione classica, e ci basiamo sulla personalizzazione dei servizi e sul monitoraggio di tutti i fattori di produzione».
Negli ultimi mesi, la domanda si è consolidata, osserva lo stesso Tai: «Lo scorso anno avevamo già superato i numeri del 2019, ma molte iniziative erano riferite ad operazioni concordate prima della pandemia e rimaste in sospeso. I dati di quest’anno, invece, descrivono una crescita organica, composta da richieste ex-novo”.
La dimensione internazionale di King Holidays, che fa parte del gruppo Springwater Tourism, assicura alle agenzie la possibilità di affrontare progetti importanti, comprese convention e team building per centinaia di persone in tutto il mondo.
«La scelta di operare direttamente da Milano con uno staff di professionisti altamente qualificati e stimati dal mercato – nota Roberto Minardi, direttore commerciale King Holidays – è un esempio dell’attenzione che caratterizza la nostra relazione commerciale con la distribuzione. Non si tratta solo di essere più vicini e più veloci nelle risposte, ma anche di condividere un’affinità culturale, un approccio al lavoro che rende ancora più efficiente il supporto offerto agli intermediari».