Il turismo internazionale traina il Pil: indagine Bankitalia
Cresce la spesa dei turisti stranieri in Italia. Fa il paio con i primi dati su luglio, l’indagine di Banca d’Italia sul turismo internazionale, mostra come nel primo trimestre del 2023, grazie al costante recupero dei viaggi per vacanze, la spesa degli stranieri in Italia è aumentata del 35% rispetto allo stesso periodo del 2022, beneficiando soprattutto dell’incremento del numero dei viaggiatori.
Dall’altra parte, anche gli italiani sono tornati a viaggiare all’estero. La loro spesa è cresciuta del +46%, anche se in questo caso, spiega Bankitalia, l’incremento è dipeso principalmente dall’aumento della spesa pro-capite.
Nel complesso del primo trimestre 2023, nel confronto con il periodo pre pandemico, entrambi i flussi si sono collocati su livelli superiori a quelli del primo trimestre del 2019, lievemente per quelli in ingresso (dell’1,1%) e in misura maggiore per quelli in uscita (del 10,7%).
Lo scorso marzo il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un avanzo di 0,4 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con quello dello stesso mese del 2022; la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (2,7 miliardi) è cresciuta del 27%e quella dei viaggiatori italiani all’estero (2,2 miliardi) del 40%.
A proposito del 2022, la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia dell’anno scorso è più che raddoppiata rispetto al 2021, ma si è rivelata ancora inferiore (di circa il 10%) al periodo pre pandemia. La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è cresciuta in misura analoga; ne è derivato un consistente ampliamento dell’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica, tornato al livello del 2019 (all’1% del Pil, da 0,5 nel 2021). In un contesto di ripresa del turismo internazionale a livello globale, ad eccezione dei paesi asiatici in cui le restrizioni ai movimenti si sono protratte per larga parte del 2022, la quota di mercato dell’Italia è significativamente cresciuta, dal 3,9 al 4,5%.
“Entrambi i flussi si sono riportati in prossimità dei livelli antecedenti la pandemia; in termini reali risultano tuttavia ancora inferiori – si legge nella nota di Bankitalia – Alla crescita delle entrate turistiche dell’Italia hanno contribuito in pari misura la spesa dei viaggiatori provenienti dalla Ue e quella dei viaggiatori extra Ue; per questi ultimi ha pesato soprattutto il forte incremento delle entrate dagli Stati Uniti e, in misura minore, dal Regno Unito. La spesa per viaggi di vacanza è stata trainata soprattutto da quelli culturali e dalle visite alle città d’arte, che erano stati maggiormente penalizzati durante la pandemia. Anche la spesa connessa con i viaggi per motivi di lavoro è significativamente aumentata. In un contesto di ripresa del turismo internazionale a livello globale, ad eccezione dei paesi asiatici in cui le restrizioni ai movimenti si sono protratte per larga parte del 2022, la quota di mercato dell’Italia è significativamente cresciuta”.