Fits 2017: la Tunisia riparte dal turismo solidale
Si è conclusa in Tunisia la settima edizione di Fits – Forum International du Tourisme Solidaire; la sede prevista per i lavori era inizialmente Tataouine, ma a causa di tumulti scoppiati nella regione si è reso necessario lo spostamento a Zarzis, sulla costa. L’evento è stato dedicato in gran parte al rilancio del Paese che, negli ultimi anni, ha vissuto gravi momenti di instabilità politica cui si sono aggiunti sanguinosi atti terroristici. Ne è derivata una pesante crisi che ha colpito soprattutto il turismo, provocando un crollo negli arrivi, la chiusura di parecchie strutture ricettive, diffusa disoccupazione nel settore.
Oggi si vede la luce in fondo al tunnel, gli arrivi sono parzialmente ripresi, si respira un clima di maggior fiducia; il rilancio viene però immaginato non solo nelle aree marine, ma anche nel resto del territorio, che offre una straordinaria quantità di attrattive legate alla natura, alla storia, alla cultura: il deserto con le sue suggestive oasi, i siti archeologici, i villaggi berberi e dei trogloditi, i granai fortificati (Ksour), le produzioni agricole tipiche e di qualità, il ricco artigianato tradizionale, i luoghi della fede.
Gli attori del turismo responsabile e solidale, che hanno preso parte al Fits provenendo da tanti Paesi, hanno assicurato il loro impegno e portato numerose testimonianze di progetti e di iniziative realizzate in altri luoghi, sulla base dei loro principi: riconoscere il ruolo da protagonista delle comunità locali, assicurare il rispetto dei luoghi, delle culture e delle persone, puntare sull’autenticità dell’offerta e sui rapporti cordiali e conviviali fra residenti e turisti.
L’Associazione Italiana Turismo Responsabile (Aitr), che ha collaborato nell’evento, è stata rappresentata da Equotube e Walden – Viaggi Solidali, oltre al presidente e ad alcuni giornalisti.