Concessioni balneari, scadenza il 31 dicembre. Così parlò il Consiglio di Stato
Improrogabile scadenza per le concessioni balneari al 31 dicembre: è la “doccia fredda” sul governo Meloni prodotta da una pronuncia del Consiglio di Stato emessa lunedì scorso, con la quale – respingendo un ricorso contro una sentenza emessa dal Tar di Lecce – viene ribadito che le concessioni scadono alla fine di quest’anno.
Pertanto non ci sarà alcuna proroga e i rinnovi dovranno essere stabiliti tramite una apposita gara pubblica come previsto dalla Direttiva Bolkestein che vieta esplicitamente il rinnovo automatico delle concessioni.
Nel testo della pronuncia, il Consiglio di Stato evidenzia il “dovere di tutti gli organi dello Stato, e quindi giudici e le amministrazioni pubbliche, di disapplicare le proroghe previste per le scadenze delle concessioni demaniali marittime.” Si tratta di un esplicito e perentorio invito a rispettare tempi e modalità già dettati dall’Europa.
Calendario alla mano, l’esecutivo – che ha sempre cercato di mantenere un dialogo aperto sia con Bruxelles che con le imprese balneari – ha poche settimane a disposizione per predisporre la procedura prevista dalla UE e inevitabilmente si aprirà un fronte caldissimo con i gestori degli stabilimenti balneari che confidavano in un “governo-amico”, e che però in questa materia non ha mai fatto quadrare i conti con Bruxelles.