Ita, nuovo ko in tribunale: no a sospensione per assunzione degli ex Alitalia
Seconda sconfitta in tribunale per Ita Airways nel giro di due mesi nel contenzioso del lavoro: i giudici hanno confermato la sentenza di luglio dicendo no alla sospensione per l’assunzione di 77 dipendenti ex Alitalia e continuando a sottolineare una continuità tra la nuova e la vecchia compagnia di bandiera.
Ita ha poi assunto questi ex lavoratori di Alitalia, vincitori della causa di lavoro a luglio – anche se ora sono meno di 77 perché nel frattempo alcuni hanno raggiunto un accordo pacifico con il vettore – ma ha chiesto la “sospensione dell’esecuzione” della sentenza di luglio alla Corte d’Appello di Roma. I legali della compagnia hanno parlato di «gravissimo danno» che queste sentenze del lavoro possono provocare.
In sostanza – dicono gli avvocati – «l’accertamento della sussistenza di rapporti di lavoro in capo ad Ita, con lavoratori già impiegati in Alitalia, comporterebbe la ritirata di Lufthansa, che punta al 41% di Ita ed eserciterebbe il diritto di recedere dall’investimento di 829 milioni di euro che ha sottoscritto al momento della acquisizione di quote sociali di Ita». Anche la Corte d’appello di agosto, dunque, non ha tenuto conto di questa ipotesi di rinuncia di Lufthansa, dichiarando «inammissibile» l’istanza di sospensione della sentenza di luglio sulle riassunzioni.
Ita dovrà anche pagare una sanzione simbolica di 1000 euro per aver presentato un’istanza definita «infondata», ma i legali della compagnia replicano che la sentenza della Corte di Appello è «un atto ininfluente».
L’inammissibilità dell’istanza è data dal fatto – sostengono – che la compagnia ha già iniziato a reintegrare i dipendenti, visto che la sospensiva è stata discussa tardivamente. Inoltre, sottolineano che Ita ha all’attivo 34 sentenze favorevoli, riconducibili a 775 ricorrenti, e una sola contraria, per 77, quindi la giurisprudenza maggioritaria ha affermato il principio di discontinuità tra Ita e Alitalia.