Nuovevacanze si affida ad At Comunicazione per le media relation
Nuovevacanze sceglie At Comunicazione, agenzia di Milano fondata da Alessandra Agostini e Claudia Torresani, per le attività di media relations.
L’agenzia si interfaccerà con il management del network per mettere a punto le linee guida della strategia di comunicazione e rafforzare i rapporti con i media e gli stakeholder di interesse, con l’obiettivo di valorizzare i suoi asset e la sua capacità di impiegare le risorse hi tech
«Desideriamo imprimere un nuovo passo alle attività di comunicazione, mettendo a sistema attività, risorse, visioni e capacità di interpretare gli orizzonti dell’universo turistico – dice Corrado Lupo, ceo di Nuovevacanze – Il nostro network è costantemente in crescita e anche per questo desideriamo dar vita a uno storytelling coerente con la nostra mission aziendale che è improntata alla soddisfazione del cliente attraverso un approccio innovativo all’uso della tecnologia, all’erogazione dei servizi e alle relazioni commerciali. Volevamo, pertanto, un’agenzia specializzate nel settore turistico e la scelta è caduta su At Comunicazione per la sua precisa conoscenza di tutti i segmenti della filiera e per la lunga esperienza».
Nuovevacanze conta oltre 150 agenzie affiliate sulla base di un particolare modello di business che trae il meglio dalla formula del franchising. Oltre alle attività legate alla distribuzione nell’ambito del leisure travel, il Gruppo vede la diversificazione del proprio raggio di azione con focus specifici sul business travel, sul Mice e sul tour operating.
«Siamo contente che una realtà dinamica e dall’alto valore aggiunto quale Nuovevacanze abbia scelto la nostra agenzia per attivare un nuovo percorso di comunicazione volto a veicolare l’eccellenza del servizio e un’interpretazione della distribuzione improntata al turismo del futuro. Non vediamo l’ora di lavorare in sinergia con il management per mettere al meglio in luce i tratti di unicità che la caratterizzano concorrendo proattivamente a rafforzare la brand reputation», commentano Agostini e Torresani.