Identikit del viaggio a rate: la fotografia di Mister Credit
Cosa si fa per un viaggio? Per più della metà degli italiani “attivi” sicuramente si può contrarre un debito optando per una rateizzazione. È quanto risulta dall’ultima analisi stilata sulla base dei dati Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito da Mister Credit del Crif (Centrale rischi nazionale), da cui risulta che nei primi sei mesi dell’anno il 51,4% degli italiani maggiorenni è in possesso di un contratto di credito rateale attivo e il 30% di questi è stato finalizzato per auto e – qui viene il bello – viaggi.
Dall’analisi dei dati disponibili in Eurisc emerge, inoltre, come nei primi sei mesi dell’anno si sia ulteriormente allargata la platea di italiani che risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, con un +11,8% rispetto al 2022. La dinamica in atto riflette la ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento e anche dello sviluppo dei prestiti small ticket. A livello pro capite, nel primo semestre dell’anno in corso la rata media rimborsata ogni mese è pari a 322 euro (+5,6% rispetto a un anno fa), mentre l’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – è pari a 34.875 euro (in aumento del +9,3% rispetto alla precedente rilevazione).
«In questa prima parte dell’anno, sia l’importo della rata mensile, sia l’esposizione residua – osserva Beatrice Rubini, direttrice della linea Mister Credit del Crif – risultano in aumento, non solo a causa della crescita dei tassi di interesse, ma anche per il persistere di un alto livello di inflazione che può indurre le famiglie a ricorrere al credito per fronteggiare le aumentate spese. Nel complesso, l’incidenza dei mutui, in costante calo, oggi rappresenta il 19,3% del totale dei finanziamenti attivi, mentre sono i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi – quali soprattutto auto, moto, elettronica e appunto viaggi – a risultare la forma di finanziamento più diffusa, con una quota superiore al 50% del totale.
La fetta di prestiti personali, pari al 30% del totale dei finanziamenti attivi, rimane sostanzialmente stabile e invariata». Nella mappatura geografica dei finanziamenti e rateizzazioni, la regione con la quota più elevata di popolazione maggiorenne con almeno un rapporto di credito attivo è la Valle d’Aosta, con il 61,7% del totale, seguita dalla Toscana (con il 57,8%) e dal Lazio (con il 56,1%). All’estremo opposto del ranking si colloca il Trentino Alto Adige, regione in cui solamente il 29,8% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di credito attivo, preceduto dalla Basilicata (con il 41,5%) e dalla Campania (con il 44,1%).
A conti fatti, dunque, i prestiti sono destinati a crescere maggiormente nelle quantità, sia come numero di soggetti che hanno almeno un contratto in
corso (+12,3%), sia come contratti attivi (+11,9%). In particolare sono soprattutto gli appartenenti alle fasce di età dai 30 ai 60 anni ad avere finanziamenti in corso. Infatti, sono oltre tre persone su quattro nella fascia dai 41 ai 50 anni, mentre solo uno su quattro appartiene alla fascia dai 18 ai 30 anni. Nelle fasce di età “centrali” si concentra chiaramente la maggior parte della popolazione attiva, che potendo contare su un reddito da lavoro può avere maggior propensione ad accendere finanziamenti. E come curiosità, sono in maggioranza gli uomini (58,5%) ad essere attivi nel mondo del credito e, nello specifico segmento delle vacanze rateizzate, il target di riferimento è quello delle famiglie.