Carissime vacanze bianche: 400 euro in più a settimana
Il dato certo è che per una famiglia italiana, quest’anno, una vacanza sulla neve potrebbe costare, in media, quasi il doppio di una vacanza-mare. E, nel 2024, la spesa media di un nucleo familiare di quattro persone lieviterà di almeno 400 euro in più per una settimana di vacanza, rispetto alla media della scorsa stagione.
Che, secondo i rilevamenti della società di ricerche Jfc per conto di Skipass-Panorama Turismo (la fiera del turismo “bianco”), ha generato un fatturato diretto complessivo di 10,3 miliardi di euro e un indotto di altri 12 miliardi. Sempre da questa ricerca, presentata alla fiera Skipass 2023, risulta che il segmento famiglie rappresenta per questo settore quasi il 72% dell’economia generata. Ma è la lista delle spese che una famiglia dovrà calcolare per non rinunciare alla vacanza bianca a preoccupare gli operatori specializzati. Un primo calcolo lo hanno già fatto le associazioni dei consumatori sulla scorta di pesanti rincari nelle voci trasporto (+10% per i biglietti dei treni e +12% per il pieno benzina) verificatisi negli ultimi mesi.
Nell’imminenza della stagione invernale va pure aggiunto che da sempre le voci di spesa per un “soggiorno bianco” risultano più numerose e onerose rispetto ai soggiorni-mare in estate: a causa dei rincari previsti (tra il 5% e il 9%) per gli skipass, i costi salati del noleggio dell’attrezzatura per lo sci (+5/10%), la sistemazione, i pasti e il transfer, la parentesi sulla neve risulterà molto impegnativa per un nutrito numero di famiglie.
Se lo scorso anno si sono contati 12 milioni di arrivi (tra italiani e stranieri) nei comprensori sciistici alpini e appenninici, l’annata 2024 cela non poche incognite riguardo alle reali perfomance. Non a caso, per invogliare e incentivare le vacanze sulla neve delle famiglie, oltre a una scontistica o addirittura alla gratuità per bambini fino a 8-10 anni (vedi in Val d’Aosta), tutti i comprensori dell’arco alpino hanno investito in infrastrutture e attrezzature dedicate ai piccoli ospiti, proprio per non rischiare di veder decrescere l’affluenza del target famiglie che rappresenta una delle clientele più preziose per l’industria bianca.
Ed ecco che le migliori località sciistiche per famiglie stanno allestendo le attrazioni d’ultima generazione come lo snowtubing, i mini club o snow park che possono intrattenere i bambini per tutto il giorno; e altre innovative location come la “Biblioigloo” ad Andalo, una biblioteca ad alta quota con libri adatti ai più piccoli e ai ragazzi, con laboratori di arte e natura organizzati da staff qualificato tra una discesa e l’altra. O il Funslope, a Bormio: un’area nata con l’obiettivo di soddisfare il divertimento di grandi e piccini insieme, che regala grandi emozioni, con un pizzico di adrenalina, come gli avventurosi percorsi Speedbost e Slopy, e l’enorme chiocciola di neve, e Slope Cop, con esilaranti effetti sonori.
Circa poi gli aspetti operativi, sempre lo studio Jfc, rileva che proprio quest’anno aumenta la tendenza delle prenotazioni anticipate sia per le festività natalizie che per il mese di febbraio, notoriamente tra i più gettonati tra le famiglie appassionate di neve.
Tra i trend sull’andamento e sui comportamenti legati alla prossima stagione invernale, Jfc evidenzia l’aumento delle richieste delle “experience day use” soprattutto per chi ha figli minori al seguito, ovvero una modalità di concepire il soggiorno sulla neve, oltre la semplice attività sportiva, con innovative formule di intrattenimento e di escursionismo locale. Aumenta la richiesta delle famiglie di una più accurata pratica sportiva dello sci per i propri figli, con servizi dedicati. Crescono, pertanto, le località che nella prossima stagione invernale avvieranno molti corsi “superbaby” – quindi per bambini al di sotto dei 4 anni, come pure si perfezionano i servizi di kinderheim.