Whl-Albatravel ci riprova: 3,5 milioni per il salvataggio
Operazione salvataggio per Whl – Worldwide Hotel Link, società controllata da Albatravel, da parte dell’imprenditore veneziano Davide Cori il quale, a seguito del crollo delle vendite provocato dal Covid e dopo l’assoluzione per peculato nel marzo scorso (per mancato versamento al comune di Venezia di imposte di soggiorno) prova ora a giocare la carta della ricapitalizzazione. Per Whl, di cui Cori è amministratore delegato, si parla di un aumento di capitale di 3,5 milioni di euro, grazie anche all’intervento di altri soci. La notizia è riportata dalla testata AffariItaliani.it.
La parziale ripresa dello scorso anno ha fatto sì che il bilancio abbia segnato ricavi per 13,2 milioni, ma un ebitda ancora negativo pari a 2,6 milioni; i primi otto mesi 2023 (gennaio-agosto) hanno fatto registrare ricavi per 4,7 milioni con l’indicatore ebitda sempre con segno meno. Sempre secondo AffariItaliani, il piano di ristrutturazione è stato sottoposto al Tribunale di Venezia per conto dell’azienda dal noto studio legale Gianni & Origoni ed è subordinato all’omologa del concordato da parte dello stesso tribunale che ha peraltro appena concesso, fino all’inizio di febbraio 2024, la proroga delle misure di protezione dai creditori.
Il piano, attraverso la ricapitalizzazione, prevede il pagamento integrale dei crediti prededucibili e dei creditori privilegiati, oltre al creditore Simest. Va specificato – come riportato anche da AffariItaliani – che prima e dopo l’avvio della procedura, Cori e soci hanno versato nelle casse di Whl 3 milioni per sostenerne la continuità e nell’ambito del piano concordatario, attestato da Marcello Polillo, rinunceranno a 2,9 milioni di loro crediti verso Whl e ne garantiscono la continuità durante la procedura e fino all’omologa impegnandosi per 1,05 milioni.
Dal 2022 la Whl che fa capo per il 44% ad Albatravel, a sua volta controllata all’82,5% da Fintravel, ha svolto attività di tour operator, con servizi di prenotazioni online ai quali ricorrono oltre 6mila agenzie di viaggi. La pandemia ha bruscamente interrotto un processo di riorganizzazione che era stato appena avviato, con un crollo dei ricavi da 90 milioni di euro ad appena 5,5 milioni, provocando un taglio di dipendenti da 158 a soli 31 addetti.
Nel maggio dello scorso anno Whl-Albatravel era stata ammessa al concordato preventivo, richiesto con apposita delibera dall’assemblea della società guidata dal presidente Aldo Fabris, ora la palla passa ai creditori che, secondo il piano, saranno rimborsati solo del 4,09%.