Green Road Award, aperte le nomination per l’Oscar Italiano del cicloturismo
Al via la nona edizione del Green Road Award, l’Oscar Italiano del Cicloturismo, presentata nel corso di Bit a Milano. Sono ufficialmente aperte le candidature al premio che a giugno decreterà la vincitrice tra le vie verdi più belle d’Italia delle regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi mirati al turismo lento. Fino al 10 maggio, quindi, ogni regione potrà candidare fino a un massimo di due vie verdi, ovvero strade riservate esclusivamente a mezzi non motorizzati, strade bianche con poco traffico o strade secondarie a bassa percorrenza. I percorsi presi in considerazione devono essere identificati con nome e segnaletica e studiati per consentire ai ciclisti di percorrerli in sicurezza.
A valutare le candidature una giuria composta da personalità di spicco del giornalismo, opinion leader, partner, personalità dei settori bike, ambiente, ospitalità e turismo, presieduta da Ludovica Casellati, ideatrice del premio, direttore del sito viagginbici e founder di Luxury Bike Hotels: «L’aspetto che più mi entusiasma – ha sottolineato – oltre alla promozione del turismo lento, è verificare concretamente come il cicloturismo sia un fattore determinante nella creazione di nuove attività e di posti di lavoro, preziosi soprattutto per riportare i giovani nei territori di origine, dando loro nuove opportunità. Il turismo in bicicletta, oggi, in Italia, non si può più considerare un fenomeno di nicchia e questo accade anche grazie alla nostra iniziativa».
La premiazione è prevista sabato 1° giugno nel corso dell’evento conclusivo del Green Road Award in programma tra Lucca e Viareggio, che ospiterà anche un bike forum di approfondimento sulle tematiche del turismo su due ruote, che per tre giorni farà della Toscana, vincitrice lo scorso anno con la Ciclopedonale Puccini, la “Capitale del Cicloturismo 2024”.
L’Oscar Italiano del Cicloturismo persegue due obiettivi principali: innanzitutto, valorizzare i percorsi ciclabili eccellenti, incentivando le amministrazioni locali a investire nella manutenzione e nella promozione degli stessi, quindi promuovere il cicloturismo come modello di sviluppo sostenibile, che attrae un turismo alto spendente e a basso impatto ambientale, dall’Italia e dall’estero, favorendo la destagionalizzazione, uno dei principi invocati dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Una forma di turismo che genera un valore aggiunto per l’economia locale, in particolare per operatori ricettivi, servizi, enogastronomia, migliorando di conseguenza la qualità della vita nelle comunità locali.
Secondo il rapporto “Viaggiare con la bici 2023”, realizzato da Isnart per l’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio e promosso con Legambiente, nel 2022 cicloturisti “puri” e turisti in bicicletta hanno rappresentato oltre 33 milioni di presenze turistiche in Italia. Un trend in forte crescita, che ha generato un impatto economico superiore ai 4 miliardi di euro e favorito la crescita dei tour operator specializzati, mentre accanto a regioni ormai consolidate sul prodotto cicloturistico, come la Toscana, sono emerse altre interessanti realtà, Puglia e Basilicata.
L’intermodalità è un fattore chiave per lo sviluppo del cicloturismo, come ha rilevato l’indagine “Che cicloturista sei?” condotta da Fiab-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e Ciab-Club Imprese Amiche della Bicicletta. Il 71% dei cicloturisti abituali raggiunge le destinazioni in treno, mezzo utilizzato anche dal 64% per spostarsi durante la vacanza. L’88% degli intervistati ritiene poi fondamentale la possibilità di caricare le bici su treni e autobus. A loro risponde l’offerta sempre più bike-friendly di Trenitalia, con oltre 25.000 posti bici offerti ogni giorno e servizi speciali per cicloturisti come Treno Bici Abruzzo e Marche, AlpeAdria Line, Treno Bici delle Lagune, Treno Bus delle Dolomiti. Senza dimenticare che il cicloturismo destagionalizza i flussi turistici e promuove la scoperta di luoghi meno conosciuti: il 51% dei cicloturisti pedala in autunno e il 19% in inverno. L’80% preferisce destinazioni extraurbane (collina, campagna, fiumi), mentre il 68% apprezza anche la bicicletta in città.